
Si parlerà di emigrazione ma anche del mestiere d’attore. Il teatro di Rocco Barbaro ha venature autobiografiche, ma è un’autobiografia riveduta e corretta alla luce di un impagabile senso dell’ironia.
È la storia di Barbaro, emigrante a Milano, che a causa di una forte somiglianza con Michele Placido è “costretto” a fare l’attore famoso. Ma il suo destino non è quello di divo televisivo o cinematografico, bensì quello della controfigura, mestiere pericolosissimo e assai poco gratificante dal punto di vista della notorietà. L’emigrato, nella sua ansia di integrazione, abbraccia ogni teorema, compreso quello per cui a Milano “un giornale che esce al pomeriggio con le notizie del mattino si chiama La Notte”.
Proprio nelle appassionate dediche a Milano, miraggio e delusione a un tempo, Rocco Barbaro esprime al massimo le sue potenzialità comiche.
VariiVenerdì intitola l’edizione numero tredici all’attrice Celeste Brancato. Una donna piena di talento, intelligente umorismo e dolcezza, prematuramente scomparsa all’inizio di ottobre, amica e più volte ospite del cartellone diretto dall’attore Marco Venienti.
Il tutto a cura dell’Associazione Culturale Aramis e del Comune di Colle di Val d’Elsa, con il contributo della Provincia, della Regione, della Fondazione Monte dei Paschi di Siena e della Banca Monteriggioni.
Il programma, al solito, non è mai a senso unico e anche quest’anno si muove liberamente tra il narrativo, il comico e il surreale con cinque appuntamenti composti da prime, anteprime e interessanti sorprese.
Tra gli ospiti ci sarà la giornalista Giuliana Sgrena, che siglerà con un incontro lo spettacolo di chiusura “Il viaggio di Nicola Calipari” (prima regionale – 18 dicembre ore 22) dedicato alla drammatica vicenda della morte del funzionario del Sismi. Un copione che parte con il racconto del rapimento e quindi la prigionia di Giuliana Sgrena. Di e con Fabrizio Coniglio e Alessia Giuliani.
Il tema della precarietà andrà in scena con la sezione “Scatole della Memoria” dal titolo “Trauma cronico. Appunti per un film in terra straniera” di Scrittori Precari & Vanni Santoni (prima nazionale – 27 novembre ore 22). Regia di Dimitri Chimenti e Andrea Montagnani. Un racconto sospeso tra documentario e performance dentro il paese Italia, il paese che dello spettacolo ha fatto la realtà perché la realtà potesse sembrare uno spettacolo.
La regia di Fabrizio Parenti aprirà uno spaccato sul dramma della malattia con un testo di Davide Carnevali, vincitore del Premio Riccione “Marisa Fabbri” e del Deutschlandradio Kultur, “Variazioni sul modello di Kraepelin/ Studio 2” (anteprima nazionale 4 dicembre ore 22,00). Un testo in cui i personaggi vengono immersi in un’annebbiata atmosfera beckettiana.
Da un percorso di ricerca sulla violenza alle donne nasce, invece, il copione di Pietro Florida e Angelica Zanardi, “Buchi nel cuore” per la produzione di Crexida e Compagnia Teatro dell’Argine (11 dicembre ore 22.00). La storia di una donna che ha dei “buchi” nel cuore che le fanno un male da morire. Per quindici anni il suo lui l’ha picchiata, violentata, presa a pugni, a calci a spintoni, distruggendo il suo corpo e la sua anima.
“VariiVenerdì” si propone nelle vesti di rassegna di teatro realmente “off” ricercando ed ospitando compagnie ed allestimenti davvero nuovi, a sostegno della circuitazione di prodotti teatrali “giovani” che nel territorio nazionale si mettono in evidenza per la serietà e la qualità della ricerca culturale e artistica.
“Si tratta – spiega Marco Venienti – di una “strana”, ibrida, sfuggente e sfuggevole rassegna, come è definito tutto quello che in Italia non è riconoscibile in un percorso tipicamente italiano: accademico, nepotista, clientelare o politico”.
Ingresso unico per ogni spettacolo euro 10 (ridotto 7) – Informazioni 0577 924 699 – 377 1212947