Innesto di prestigio nel reparto dei martelli biancoblu
SIENA. Innesto di prestigio nel reparto dei martelli biancoblu: Gabriele Maruotti vestirà i colori della Emma Villas Siena.
Anno 1988, 198 cm di altezza, oltre 80 presenze in nazionale, e le ultime 12 stagioni nella massima serie: questi sono i numeri del trentenne di Fregene che negli anni ha conquistato due Junior League, una Supercoppa Italiana, una medaglia d’oro ai Giochi del Mediterraneo, una Coppa CEV e una Challenge Cup.
Gabriele Maruotti nasce come giocatore nelle fila della Pallavolo Velletri prima di esordire nel vivaio della Sisley Treviso dove entra nell’orbita della prima squadra e vi rimane fino al 2007. In questo periodo entra a far parte della nazionale giovanile con la quale si aggiudica una medaglia di bronzo al Campionato Europeo Under 20 (2006), Gabriele ha solo venti anni. Nel gennaio del 2007 debutta in A1 in prestito alla Marmi Lanza Verona ed è la sua prima esperienza nella massima serie. Torna a Treviso, e con la squadra trevigiana si aggiudica la Supercoppa Italiana. Nel 2008 ottiene le prime convocazioni in Nazionale senior, con la quale esordisce il 15 maggio 2009 a Mantova in occasione dell’amichevole contro la Slovacchia. Proprio con la nazionale vince l’oro nei Giochi del Mediterraneo a Pescara. Veste la maglia di Padova prima di tornare a Treviso dove vi resta fino al 2011, anno in cui consegue sia l’obiettivo della Coppa CEV in maglia rossonera che la medaglia d’argento nel campionato continentale in maglia azzurra. Arriva poi il turno della M. Roma e di Piacenza con la quale vince la Challenge Cup (2013). Nel 2014 arriva il bronzo nella Word League con la nazionale e nel 2016 conquista il quarto posto della classifica. Seguono le esperienze di Cuneo, Perugia e infine gli ultmi tre anni con Latina.
Sul fronte privato Gabriele ha una sorella, coinvolta anche lei con successo nel mondo del volley, ed è diventato papà l’anno scorso di Brando (11 mesi tra pochi giorni), avuto dalla moglie Alessia. La famiglia Maruotti, Gabriele con sua moglie e il piccolo Brando, saranno presenti a Siena al completo: “una volta che costruisci una famiglia non puoi farne a meno” sottolinea in intervista. Giocatore eclettico oltre che molto tecnico, attivo nei fondamentali di seconda linea e reattivo per quanto riguarda gli attacchi in prima linea. In questo momento lo schiacciatore è impegnato nella Nations League agli ordini di Coach Blengini.
Lo abbiamo contattato telefonicamente prima della sua partenza per l’impegno con la Nazionale.
Parliamo della scelta di affrontare questa avventura con una società neopromossa.
Può sembrare un passo rischioso ma indubbiamente Siena sta mettendo in piedi un progetto molto interessante. Non ho avuto riserve nel dire sì a questo club: in questo momento Siena sta stravolgendo le aspettative sul mercato visti gli acquisti importanti di Marouf ed Hernandez. Per questo appena ho avuto il contatto con Vittorio Sacripanti (il Direttore Generale n.d.r.) ho percepito che l’intenzione della società era quella di costruire qualcosa di significativo gettandone da subito le basi.
Il reparto degli schiacciatori conta già Fedrizzi e Vedovotto, quale sarà il tuo apporto a questo reparto e alla squadra?
Li conosco personalmente entrambi e perciò mi fa molto piacere ritrovarli. Per quanto riguarda l’apporto alla squadra lo vedremo dal momento in cui tutte le parti sono insieme e possiamo iniziare un percorso comune. L’obiettivo che mi pongo individualmente è quello di dare il massimo e di fare bene. Credo sia ciò che ha guidato il club nella mia scelta e d’altronde non posso che condividere questa mission.
Hai un impegno molto importante con la Nazionale…
Domani ho il mio primo appuntamento con la Nazionale e sarò in Giappone e in Corea, poi tutto sarà da definire. Vedremo quale sarà il mio proseguio con la maglia azzurra. Spero di arrivare più in là possibile per raggiungere l’obiettivo finale del mondiale a Settembre.
Non ho mai visitato Siena completamente, ci sono capitato in occasioni di impegni ed eventi sportivi ma sono curioso di conoscerla: non ho dubbi sul fatto che Siena sarà una città accogliente così come i suoi abitanti. Ho seguito la partecipazione del pubblico sugli spalti per la scorsa finale play off e mi motiva molto un ambiente del genere.