"Il nostro, un vero e proprio Manifesto. Vogliamo che ogni cittadino sia eroe per Siena"
SIENA. Stanchi, asessuati, rassegnati alla melma della mediocrazia. Resi asettici dalla politica che per decenni ha giocato sulle paure, sul bisogno di lavoro, sulle sottili minacce, abbiamo vissuto per decenni una subdola cattività.
Ci meritiamo un’altra Siena: non abbiamo bisogno del feticcio di una città da cartolina, della senesità spacciata come folclore metafisico, quanto di Siena come insieme di memoria storica, di linguaggi condivisi, di sogni, di idee.
Ma le idee sono astratte e prima di esse e dei grandi cambiamenti ci sono gli uomini in carne e ossa: i cittadini, i grandi assenti della contemporaneità.
É necessario ricreare la sintonia tra il popolo e le elites che dallo stesso popolo si generano, la vera aristocrazia; solo con questa presa di coscienza sarà possibile la rivoluzionaria sfida per tornare a coltivare l’uomo, il cittadino, l’eroe. Ogni lavoratore che si alza ogni mattina per fare bene il proprio lavoro é un eroe, ogni imprenditore che ogni giorno si mette in discussione e contribuisce ad un pezzo di storia della città, ogni coppia senese che sceglie di mettere al mondo un figlio, ogni anziano che rappresenta la memoria storica ed identitaria, ogni persona che ama questa città e non vuole piú vederla priva di futuro.
Nel trasformismo dei vecchi politici, nei sondaggi pilotati, nelle finte alternative, nelle vecchie logiche dei soliti salotti, c’é mezza Siena che rema contro Siena e contro il suo popolo.
Prima di essere socialisti, democratici, conservatori, progressisti, neri, rossi, atei o credenti, c’è la sfida fondamentale che lanciamo. Prima di pretendere di essere soggetti politici, economici, culturali, dobbiamo tornare soggetti di noi stessi, in possesso di noi stessi, con la genesi del cittadino eroe antitesi al modello di senese comodo, pigro, comprato, replicante.
Francesco Manganelli (CasaPound)