NAPOLI. Il latitante Pasquale Vargas, inserito nell'elenco dei 100 ricercati più pericolosi a livello nazionale, e considerato dalle forze dell'ordine vicinissimo a Francesco Bidognetti, boss del clan dei Casalesi è stato arrestato all'alba a Giugliano, nel Napoletano, dai carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna. Vargas era latitante dal 2005. Pasquale Giovanni Vargas, 44 anni, residente a Casal di Principe, nel Casertano, all'interno del clan dei Casalesi, secondo le accuse formulate nei suoi confronti, ricopriva il ruolo di killer ed estorsore. Le sue zone d'influenza quelle di Castel Volturno, Mondragone e Casal di Principe. Nei suoi confronti pendeva un'ordinanza di ripristino della custodia cautelare emessa dalla Corte d'Assise di Santa Maria Capua Vetere il 30 giugno 2005. E' stato condannato a 20 anni per associazione per delinquere di stampo camorristico nell'ambito dell'operazione Spartacus; è ritenuto dagli investigatori uomo di collegamento tra i Bidognetti, la primula rossa dei Casalesi, Michele Zagaria e le altre frange del clan. Contemporaneamente la polizia ha arrestato a Santo Domingo Saverio Loconsolo, 31 anni, ricercato per associazione mafiosa, estorsione e usura e inserito nella lista dei cento latitanti più pericolosi. L'operazione è stata condotta dagli uomini del Servizio centrale operativo (Sco) della Polizia, assieme all'Interpol e agli uomini della Squadra Mobile di Potenza. Il mandato di cattura internazionale per Loconsolo, ritenuto dagli investigatori associato al clan Cassotta di Melfi, era stato emesso nell'aprile del 2009 dalla Procura di Potenza. Le indagini dello Sco e della Squadra Mobile hanno consentito di rintracciare l'uomo a Santo Domingo. Dopo alcuni giorni di osservazioni e pedinamenti delle persone a lui più vicine, Loconsolo è stato bloccato dagli uomini dello Sco mentre prendeva il sole su una spiaggia.