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SIENA. Nell’antica Grecia il tempo veniva declinato in due modi: krònos, il tempo misurabile e quantificabile e Kàiros il tempo dedicato alle relazioni. La banca del tempo, presente nel nostro programma, ha l’intento di promuovere un concetto di solidarietà sociale più volte sentito ma non ancora attuato.
È un sistema di reciprocità indiretta. Grazie allo scambio di saperi, capacità e abilità, si utilizza il tempo, e non il denaro, come misura di scambio. I numerosi interventi possono applicarsi ai numerosi bisogni quotidiani dei cittadini, nessuno escluso. L’invenzione sociale denominata Banca del Tempo è nata dall’intelligenza creatrice di gruppi di donne, da una riflessione sulla coinciliazione dei tempi di vita e di lavoro, nonché sulla costruzione dei legami sociali, troppo spesso dimenticati.
Le banche del tempo sono organizzate come istituti di credito in cui le transazioni sono basate sulla circolazione del tempo, anziché del denaro. Chi offre un servizio della durata di un’ora a un altro cittadino, per esempio riparandogli la macchina o tagliandogli i capelli, alla fine della prestazione, il primo avrà maturato un credito di un’ora, mentre il secondo un debito di pari importo. Non si maturano mai interessi né in passivo e né in negativo: l’unico obbligo che si ha è il pareggiamento del conto.
Nella Banca del Tempo il valore delle attività scambiate corrisponde unicamente alle ore impiegate per realizzarle e la regola è coniugare l’utilità con il piacere. Chiunque può aderire ad una banca del tempo, poiché ognuno è potenzialmente in grado di offrire qualcosa di utile ad altri e tutti hanno bisogno di qualcosa. Le ore messe a disposizione sono tutte uguali, non hanno un valore intrinseco legato al mercato o alle professionalità di chi le offre. Il contributo di tutti, è più della somma delle parti.
Nell’attuale scenario economico, che non ha risparmiato il nostro territorio, forme come questa di economia solidale creano un nuovo valore. Il valore che desideriamo promuovere attraverso un cambiamento radicale di mentalità. Siena, nella sua storia, ha dimostrato di saperlo fare. Noi, come lista SPQS di Massimo Sportelli, ci impegneremo a realizzarlo.
Cinzia D’Addario per Massimo Sportelli Sindaco