Tari ed Iri pesano come un macigno. I numeri di Siena, Poggibonsi e Montepulciano
SIENA. “Le imposte sono ancora una mannaia che obbliga il mondo delle imprese a quasi otto mesi di lavoro, solo per mettersi in regola con il fisco”, questa la sintesi del presidente Cna Siena Fabio Petri a margine della presentazione odierna dei dati sulla tassazione locale nel 2017 a Siena, Poggibonsi e Montepulciano, elaborati dall’Osservatorio di Cna Nazionale.
“Essere sotto la media italiana e regionale non può essere un traguardo che ci soddisfa”, prosegue il massimo dirigente senese, “ma un punto di partenza da cui partire per ridurre ancora le imposte e le tariffe, iniziando dalla Tari. Tutti e tre i comuni analizzati, al pari degli altri del territorio senese salvo uno, non hanno riconosciuto la piena esclusione delle aree degli immobili strumentali destinati alla produzione di rifiuti speciali stabilita dalle norme nazionali. Ai comuni chiediamo anche l’alleggerimento della loro struttura e della burocrazia a carico delle attività che producono. Su questo ed altri temi incontreremo il prossimo 25 maggio nel pomeriggio i candidati a sindaco di Siena. Nel merito dei problemi e delle proposte, come sempre, Cna si confronta con tutti”.
Sulla stessa linea il segretario generale Cna Nazionale Sergio Silvestrini: “Dobbiamo lavorare tutti insieme per far ripartire il paese, sapendo che le vecchie certezze che avevamo non valgono più. Il mondo è cambiato a grande velocità. E’ dunque necessario cercare un nuovo equilibrio ad ogni livello, iniziando da quello sovranazionale. Il made in Italy è forte ed è in grado di affrontare le nuove sfide. Fisco e burocrazia rimangono i problemi più gravi ed i più grandi scogli da superare, come gli studi Cna certificano. Prossimamente il nostro centro studi renderà pubblici altri numeri molto significativi”.
Ma andiamo nel dettaglio dello studio Cna. I Comuni analizzati, di Siena, Montepulciano e Poggibonsi, nel 2017 presentano una tassazione complessiva che incide sul reddito d’impresa tra il valore minimo del 58,6% registrato nel Comune di Montepulciano ed il massimo di 60,7% registrato nel Come di Siena. Si tratta, comunque, di una tassazione che risulta inferiore alla media nazionale del 61,2% e pari od inferiore alla tassazione media della Toscana registrata, sempre per il 2017, del 60,7%.
Dallo studio emerge che in tutti e tre i Comuni senesi si ha una forte difficoltà a riconoscere l’esclusione dalla tassazione Tari delle aree degli immobili strumentali destinati alla produzione di rifiuti speciali stabilita dalla norma. Inoltre, anche nelle ipotesi in cui il regolamento Comunale per l’applicazione della Tari riconosce, in parte, l’esclusione, le amministrazioni comunali paventando delle difficoltà nella individuazione delle aree da escludere, riconoscono solamente una riduzione forfetaria. Questo nei Comune di Siena determina un aumento della Tari di circa 470 euro che fa salite il Total Tax Rate di 0,4 punti percentuali. Nel Comune di Poggibonsi l’aumento della Tari risulta di 273 euro con un aumento del Total Tax Rate di 0,3 punti percentuali.
Dallo studio emerge anche la mancata possibilità per l’impresa sottostante all’Osservatorio nazionale di una riduzione del “Total Tax Rate” compresa tra i 2,4 punti percentuali di Poggibonsi e 2,8 punti percentuali di Siena a causa del rinvio dell’applicazione dell’IRI. Ossia della nuova imposta che consente di tassare al 24% gli utili che le imprese personali decidono di lasciare in azienda per effettuare investimenti, ora applicabile a decorre dal 2018 per effetto del rinvio stabilito dall’ultima legge di bilancio.