"Siena deve farsi carico delle problematiche del resto del territorio provinciale"
SIENA. Da Alessandro Pinciani, candidato sindaco di Siena, riceviamo e pubblichiamo.
“Parlare di programmi elettorali senza avere il supporto dell’esperienza amministrativa è come cercare di volare senza sapere come usare le ali.
Forte della mia esperienza come amministratore provinciale, in ambiti strategici come la cultura e i lavori pubblici, e in un momento di drammatica trasformazione dell’ente, ho ben compreso il danno che è stato fatto alla rete di gestione e controllo del territorio dalla riforma Delrio. Ho sempre avuto a cuore il concetto di concertazione e programmazione provinciale perché sono convinto che una città, un paese, un borgo, non sono isole lontane tra loro ma parti di un sistema, di un organismo che ha bisogno, per svilupparsi armoniosamente, di essere collegato e valorizzato in ogni sua parte.
Siena, in veste di capoluogo di provincia, avrebbe dovuto già da tempo farsi carico del suo naturale ruolo di coordinamento. Invece così non è stato e la città, in questi ultimi anni, appare ancora più isolata che in passato. Non ha trovato ancora alcuna concretezza il progetto di Schema metropolitano di area senese che avrebbe dovuto portare ad una programmazione condivisa tra i Comuni di Siena, Monteriggioni, Asciano, Castelnuovo Berardenga, Monteroni e Sovicille. L’attuale sindaco non ha saputo tessere alcuna relazione con i suoi omologhi e i grandi progetti che avevano visto la luce nel 2012 sono rimasti lettera morta.
Sicuramente l’anello dei borghi prossimi a Siena dovrebbe avere un percorso preferenziale nella ristrutturazione, per esempio, della viabilità e dei trasporti pubblici, ma non si possono escludere, in una visione di più ampio respiro come la promozione del territorio, dei prodotti di questa terra piuttosto che delle iniziative culturali o dei percorsi turistici, anche i Comuni più lontani, dalla Val d’Orcia all’Amiata.
Ho sempre fortemente creduto nel ruolo centrale del Comune di Siena. La mia esperienza mi ha fatto comprendere che l’unico modo per dare vita ad una concreta gestione del territorio sarebbe concentrare nella figura del primo cittadino di Siena anche quella del presidente della Provincia. Questa “doppia responsabilità” dovrebbe essere consegnata ad un amministratore capace di intavolare relazioni, di creare basi di confronto, di promuovere iniziative che coinvolgano i Comuni della provincia, di mettere in cantiere lavori che abbiano come obiettivo la rottura dell’isolamento del capoluogo, a partire dalle realtà che territorialmente gli appartengono.
Il mio appello è rivolto ai sindaci dei Comuni della provincia di Siena. Ho inviato a tutti loro una lettera aperta (vedi sotto), in cui li ho invitati ad un incontro con me, ad un confronto, per raccogliere le loro osservazioni e ricevere le loro segnalazioni su progetti da valorizzare, su aspetti critici nella mobilità, nella cura del territorio. E’ importante, per addivenire ad un progetto di nuova Siena, ascoltare anche la voce di chi condivide con noi un territorio così ricco e pieno di grandi attrattive.
La Francigena, la Laurentana sono solo alcune delle realtà che uniscono la nostra meravigliosa provincia, che vanta quattro Siti Unesco. Perché non creare nuovi percorsi, seguendo vie dell’arte, della natura, della storia, del vino? Tutto questo si può pensare e sviluppare solo attraverso un dialogo aperto e continuo tra i primi cittadini della provincia senese. Spero che i sindaci accolgano la mia richiesta per consentire a me di avere un quadro della situazione allo stato attuale e per consentire a loro di confrontarsi con un modo nuovo e più costruttivo di amministrare”.
Di seguito il testo della lettera ai sindaci della provincia
Caro SINDACO,
come saprai, ho deciso di candidarmi a sindaco di Siena. Porto con me l’esperienza di amministratore della Provincia di Siena, dove nel corso di quasi 9 anni (2006-2014) mi sono occupato da prima di Cultura e Beni culturali, poi di strade, di scuole, di difesa del suolo, di protezione civile e di sicurezza. Non ho mai fatto mistero, in nessun tempo, della mia contrarietà al superamento delle province e del grave errore che è stato commesso con la riforma dell’Ente, peraltro mai portata a termine, che costringe l’Istituzione stessa e i suoi dipendenti a un lavoro impossibile e mortificante. Oggi più che mai “l’assenza” di un’Istituzione forte che rappresentava quel legame fondamentale per tenere unito il nostro territorio risulta grave e fortemente lesiva delle prerogative di tutti noi, rispetto alle sfide che ci attendono. In questo limbo istituzionale, il ruolo del sindaco del Comune capoluogo non può marginalizzarsi dentro ai propri confini. Siena deve farsi carico delle problematiche del resto del territorio provinciale, che lentamente, ma inesorabilmente si sta allontanando dal capoluogo. Per queste ragioni, chiedo di poterTi incontrare, per un confronto su questi temi e per raccogliere le Tue osservazioni e segnalazioni su progetti da valorizzare, su aspetti critici nella mobilità e su quant’altro Vorrai sottopormi.
In attesa di incontrarTi, porgo cordiali saluti e migliori auguri di buon lavoro.
Alessandro Pinciani
Candidato Sindaco di Siena – Elezioni amministrative 2018.