L'inaugurazione dell'allestimento si terrà il 27 aprile e sarà possibile ammirarlo, a ingresso gratuito, fino al 26 maggio
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SIENA. Venerdì 27 aprile alle ore 17 nella Biblioteca comunale degli Intronati di Siena (via della Sapienza, 3) verrà inaugurata la mostra fotografica “Mensano Primo Maggio. 1963 – 1975” di Ferruccio Malandrini che sarà visibile, a ingresso gratuito, da sabato 28 aprile a sabato 26 maggio (da lunedì al venerdì dalle ore 15 alle ore 19, lunedì 30 aprile e il sabato dalle 9 alle 13, chiusa nei festivi).
All’inaugurazione, insieme al fotografo Ferruccio Malandrini, interverranno Pietro Clemente e Maria Luisa Meoni, già docenti di Antropologia all’Università di Siena; Francesco Faeta, docente di Antropologia culturale e visiva presso l’Università di Messina e Direttore della Scuola di etnografia visiva presso l’Istituto superiore di fotografia e comunicazione integrata di Roma, e Roberto Barzanti, presidente del CdA della Biblioteca.
Si tratta di un progetto fotografico che vede l’autore documentare e interpretare per alcuni anni, dal 1963 al 1975, la festa del Primo Maggio a Mensano, frazione del Comune di Casole in provincia di Siena.
Le fotografie rivelano il passaggio da festa a rito con un’intensa presenza popolare e testimoniano le forme collettive di questa partecipazione umana e corale.
Puntualmente chiarito e commentato da Maria Luisa Meoni, che si sofferma, in particolare, sulla parte più nota e suggestiva della cerimonia: le esecuzioni della banda in piazza, inframezzate da cori, la formazione del corteo che attraverso il paese dirigendosi al poggio di Castiglioni dove, in uno spiazzo erboso, la festa culmina in una merenda, predisposta anche per parenti, amici e ospiti occasionali, che di anno in anno diventano sempre più numerosi. Una partecipazione che coinvolge tutti gli abitanti del paese al di là delle appartenenze politiche, perché è essenziale contribuire alla continuità di una tradizione profondamente sentita. Perché, come afferma Susan Sontag <<La forza della fotografia è nel conservare, passibili di indagine, momenti che il normale fluire del tempo sostituisce immediatamente>>.
L’allestimento, composto da 80 fotografie, fu oggetto di una mostra a Siena già nell’agosto del 1980 durante la Festa de l’Unità, e nel 1983 nella biblioteca della Standford University di Firenze. Nel gennaio del 2017 le fotografie sono state nuovamente stampate e alcune nuove immagini arricchiscono la prima edizione.
A corredo della mostra un libro con testi di Pietro Clemente, Francesco Faeta, Maria Luisa Meoni, oltre a un contributo di Roberto Barzanti.
Ferruccio Malandrini, nato a Colle Val d’Elsa nel 1930, appena ventenne comincia a interessarsi alla fotografia e alla sua storia. I suoi esordi di fotografo nei primi anni Sessanta riguardano Siena, la Cecoslovacchia (1962) e la Festa del Primo Maggio a Mensano. Nel 1964 si sposta a Milano per un anno lavorando come fotografo freelance presso l’agenzia fotografica de “L’Unita”. Al suo rientro a Siena organizza numerose mostre sia a carattere storico documentario che con le proprie fotografie e inizia a collezionare fotografie del XIX e XX secolo.
“Mensano Primo Maggio” è un viaggio fotografico intenso e ricco, alla scoperta di tradizioni radicate: “è un rito di affermazione – scrive Pietro Clemente – di una nuova identità, quella della dignità del mondo del lavoro, operaio o rurale che sia. E non è una gita fuori porta, ma un rito pubblico, con comizio e abito da cerimonia”.