Secondo la nostra impressione Valentini e De Mossi sono stati loro stessi, con i loro pregi e i loro difetti
di Augusto Mattioli
SIENA. Non è facile dare un giudizio secco su chi ha vinto e su chi ha perso nel dibattito elettorale tra l’avvocato De Mossi e il sindaco uscente Valentini.
I fans dei due schieramenti, che si sono sentiti nel corso dell’incontro, peraltro dai toni non particolarmente cattivi, troveranno i motivi per quali il loro preferito può avere superato l’avversario.
Secondo la nostra impressione Valentini e De Mossi sono stati loro stessi, con i loro pregi e i loro difetti. Valentini si è dimostrato politico di esperienza che non si è scomposto, almeno in apparenza, più di tanto quando De Mossi lo ha attaccato cercando di metterlo in difficoltà. Segno questo di esperienza politica di lungo corso del sindaco. Esperienza sicuramente importante per chi vuole amministrare un Comune. Insomma qualsiasi accusa gli è scivolata addosso come l’olio. E’ un pregio o un difetto?.
Il “ civico” De Mossi, peraltro supportato da tutto il centro destra, certo ha mostrato una minore esperienza nei meccanismi della politica, e non poteva che essere così, avendo fatto sempre il mestiere di avvocato; però diciamo che ha retto botta in modo adeguato sebbene con qualche incertezza. Mostrando peraltro, soprattutto nelle fase iniziale, un po’ di nervosismo e qualche atteggiamento istrionico, (ma del resto questo è il suo carattere), lo stesso che gli abbiamo visto mostrare in tribunale in processi importanti.
Due mondi molto diversi i loro. Bisognerà vedere quale impatto avranno sugli elettori l’esperienza e l’apparente sicurezza di Valentini, o la voglia di cambiare radicalmente pagina, ripetutamente espressa ed anche esplicitata nelle argomentazioni, di De Mossi. Voglia che anche altri candidati sindaci dicono di avere.