di Augusto Mattioli
SIENA. Le risorse da assegnare vanno meritate; niente è scontato e dovuto”. Con questa battuta Gabriello Mancini, presidente della Fondazione Mps, ha voluto sottolineare come in tempi difficili come gli attuali le risorse delle Fondazione, prevedibilmente inferiori al passato, dovranno essere assegnate con molta prudenza e rigore. Mancini ha puntualizzato, in quello che è sembrato un invito alle istituzioni, associazioni ed enti senesi che finora hanno usufruito delle erogazioni, che “occorre trovare, oltre a quelle della Fondazione, altre forme di finanziamento approfondendo una cultura che è stata dimenticata. Le risorse vanno dunque meritate”.
Nel medio e lungo periodo la fondazione Montepaschi punta ad una diversificazione del suo patrimonio per garantire nel tempo “una costante e stabile redditività”. Una scelta contenuta nelle linee strategiche presentate questa mattina dal presidente. Una scelta che si è resa necessaria dopo che la partecipazione della Fondazione senese nel 2008 all'aumento di capitale di Banca Mps, per l'acquisizione di Banca Antonveneta aveva comportato una concentrazione dello stesso patrimonio. In relazione al modello di investimento da fare la Fondazione senese privilegerà, rispetto agli strumenti finanziari tradizionali, le partecipazioni e i fondi private equity, in grado di diversificare il rischio, di raggiungere nel medio – lungo termine livelli di adeguata e stabile redditività e dove è possibile di inserirsi in quella che la Fondazione senese ritiene la sua mission, quella in particolare di valorizzare lo sviluppo economico locale.
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SIENA. Le risorse da assegnare vanno meritate; niente è scontato e dovuto”. Con questa battuta Gabriello Mancini, presidente della Fondazione Mps, ha voluto sottolineare come in tempi difficili come gli attuali le risorse delle Fondazione, prevedibilmente inferiori al passato, dovranno essere assegnate con molta prudenza e rigore. Mancini ha puntualizzato, in quello che è sembrato un invito alle istituzioni, associazioni ed enti senesi che finora hanno usufruito delle erogazioni, che “occorre trovare, oltre a quelle della Fondazione, altre forme di finanziamento approfondendo una cultura che è stata dimenticata. Le risorse vanno dunque meritate”.
Nel medio e lungo periodo la fondazione Montepaschi punta ad una diversificazione del suo patrimonio per garantire nel tempo “una costante e stabile redditività”. Una scelta contenuta nelle linee strategiche presentate questa mattina dal presidente. Una scelta che si è resa necessaria dopo che la partecipazione della Fondazione senese nel 2008 all'aumento di capitale di Banca Mps, per l'acquisizione di Banca Antonveneta aveva comportato una concentrazione dello stesso patrimonio. In relazione al modello di investimento da fare la Fondazione senese privilegerà, rispetto agli strumenti finanziari tradizionali, le partecipazioni e i fondi private equity, in grado di diversificare il rischio, di raggiungere nel medio – lungo termine livelli di adeguata e stabile redditività e dove è possibile di inserirsi in quella che la Fondazione senese ritiene la sua mission, quella in particolare di valorizzare lo sviluppo economico locale.
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