Un gioco che spopolava tra gli adolescenti degli anni Quaranta, Cinquanta e Sessanta
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MONTERONI D’ARBIA. Presso la palestra delle scuole elementari, Monteroni vivrà una rivisitazione del gioco che spopolava tra gli adolescenti degli anni Quaranta, Cinquanta e Sessanta. Il torneo, organizzato dal Centro culturale e ricreativo e da Ama Monteroni, è intitolato quest’anno a Claudio Cappelli, un monteronese scomparso recentemente e assiduo del Pio in età adolescenziale. E’ aperto a tutti, giovani e anziani, uomini e donne, chiunque potrà cimentarsi in un gioco dal significato rievocativo, che gli organizzatori ripropongono per valorizzare antiche tradizioni e non disperderne i contenuti culturali.
Molte le adesioni finora raccolte, soprattutto tra i giovani, alcuni dei quali hanno organizzato delle prove per essere competitivi e per sfidare in modo adeguato i “nonni”. Chi sarà dunque il nuovo campione di Pio? Un nonno, o un giovane? Nell’edizione 2016 trionfò Gino Sestini, un veterano che fu scalzato dal trono lo scorso anno da Federico Giovani, figlio proprio del compianto Fabio cui era dedicato il trofeo. Entrambi gli ex campioni si annunciano assai agguerriti per ripetere l’impresa e non sarà facile batterli.
Il gioco si fonda sull’abbattimento di quattro cartucce in riga, distanziate l’una dall’altra di circa 3,5 centimetri. Ad ogni cartuccia viene attribuito un numero di figurine che mettono i giocatori. Il Pio è la cartuccia che vale più figurine, poi a seguire le altre. Ad ogni manche partecipano da 4 a 10 giocatori. La cartuccia con il maggior valore è detta “Pio”, le altre a scalare. Ciascun giocatore sceglie la distanza da cui tirare lanciando una moneta. Il primo a tirare è colui che ha scelto la distanza maggiore dalle cartucce. Chi colpisce il Pio incamera l’intera posta ed il gioco è finito; se si colpiscono le altre cartucce, il giocatore incassa il valore ad esse attribuito ed il gioco continua fino all’abbattimento del Pio. Se questo rimane in piedi anche dopo l’ultimo tiro, le figurine rimaste sono appannaggio del cosiddetto “Alisi”, vale a dire il giocatore che aveva scelto di tirare da più vicino. A fine mattinata il giocatopre in possesso del maggior numero di figurine sarà proclamato campione mondiale di Pio 2018. Il tiro può essere effettuato con le monete di dieci centesimi dell’800 e due lire dell’inizio ‘900. E’ ammesso usare anche la medaglia commemorativa della prima edizione del torneo.
Al vincitore andrà il trofeo opera del fumettista Alessandro Bocci, targhe al secondo e terzo classificato, mentre a tutti i partecipanti sarà consegnato un portachiavi