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Farsa e tragedia, spontaneità e manipolazione, innocenza e cinismo si alternano nella riduzione “Romeo/Giulietta”, un’opera ricca e densa che fonde tutti i generi, tutti gli stili, sostenuta da una poesia che oltrepassa il tempo e lo spazio.
Prodotto dalla Nuova Accademia degli Arrischianti “Romeo/ Giulietta” ha registrato il “tutto esaurito” per tre sere, merito degli attori e del regista, uno di quelli che fa nascere dentro ognuno la passione per il teatro che riesce a rendere “interattiva” una scena, in cui il pubblico si sente inevitabilmente coinvolto.
Originale e decontestualizzato dall’epoca in cui vissero gli amanti più famosi del mondo, nel riadattamento teatrale “si percorrono le loro vicende attraverso le esperienze di chi assiste alla vicenda stessa – continua il regista – quindi un “Frate Lorenzo” può diventare “fedele barista” e custode dei segreti, come lì si confessano ad uno sconosciuto, una intera famiglia può diventare una sola madre, un amico può diventare un amore che assiste ad un altro amore, le antiche contese sono quelle di sempre, mentre un “Romeo” qualunque, in una qualunque parte del mondo alzando lo sguardo può pensare: “Guarda come appoggia la guancia su quella mano! Oh! Foss’io un guanto sopra la sua mano, per poter toccare quella guancia!” un “Romeo” qualunque, in una qualunque parte del mondo alzando lo sguardo può pensare: “Guarda come appoggia la guancia su quella mano! Oh! Foss’io un guanto sopra la sua mano, per poter toccare quella guancia!”.
Regista di molte commedie, dal tocco leggero e insieme sottilmente pungente, di grandi storie drammatiche, amare e corrosive è capace di tenere insieme commedia e dramma in un infuso di sapore agrodolce.
Il progetto “ROMEO/GIULIETTA” nasce dal desiderio di far comunicare un concetto classico e senza tempo come l’amore, con un linguaggio contemporaneo. Da qui l’idea di far collaborare più realtà dello stesso territorio, esperienza già nota alla Nuova Accademia degli Arrischianti e di mettere in scena, quindi, un nuovo “gioco di gruppo” . Bravissimi i protagonisti Eleonora D’Ascenzi in Giulietta e Valerio Rossi in Romeo, ma senza trascurare tutti gli altri attori a cui è stato reso comunque un ruolo importante, ma soprattutto Valentini che con questo ennesimo successo si annovera tra i registi più capaci e singolari ormai più non solo a livello locale, un talento che già da piccolo calcava le scene e di cui sicuramente sentiremo parlare non solo nella nostra provincia. BIOGRAFIA di Gabriele Valentini
Nato nel 1977 a Sarteano (Siena), Gabriele Valentini nonostante la giovane età si è affermato come una realtà artisticamente importante e come punto di riferimento del territorio per chi si approcci al teatro e alle arti visive da un punto di vista di semplice fruitore o come possibile esordiente. Se ad oggi le principali attività di Valentini infatti constistono nell’insegnamento di “Tecniche d’improvvisazione teatrale” presso le scuole del territorio della Provincia di Siena e nella direzione di opere teatrali da lui stesso scritte, il suo percorso formativo è stato quanto mai poliedrico e coerente allo stesso tempo. Dal 2000, anno in cui esordì come autore e regista di “Memorie Naufraghe” in occasione del XXV Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano, con il quale festival ha continuato la sua collaborazione con l’opera lirica “Don Pasquale” di Gaetano Donizetti curandone la regia e il riadattamento, Gabriele Valentini ha avuto insegnanti di rilievo e fama internazionale alcuni dei quali lo hanno poi voluto come collaboratore. È il caso di Beppe de Tomasi, per esempio, che dopo averlo conosciuto come studente al suo Corso di Regia, ha iniziato con lui una proficua collaborazione volendolo come aiuto regista per il Faust di Gounod e Un ballo in maschera di Giueseppe Verdi.
Come attore è stato diretto anche da Andrea Buscemi e Salvatore Lazzaro ma ad oggi la parte più importante del suo lavoro in ambito teatrale consiste nella direzione di opere di suo pugno, come per esempio Casta Diva, Effetto Arancio, La casa accogliente, L’ora delle guarigioni, Gionni Trentanni, etc.
All’attività di regista ed attore si affianca anche lo studio delle dinamiche di funzionamento e gestione della complicata “macchina del teatro” attraverso un Corso di perfezionamento in organizzazione teatrale all’Accademia d’arte drammatica Silvio D’Amico e collaborazioni in ambito cinematografico per i film Under the Tuscan sun di Audry Whells e L’amore ritrovato di Carlo Mazzacurati, collabora inoltre come casting per fiction televisive.
In forma di collaborazione informale e per il semplice gusto di sperimentazione Gabriele Valentini si cimenta in arti pittorico/grafiche che lo vedono muovere i primi passi in esposizioni e mostre, una per tutte al Flower Film Festival, ha altresì ideato numerosi video su diversi luoghi, aspetti e momenti della sua amata provincia senese a tutti dando quel suo riconoscibile tocco onirico e romantico. Nel lavoro che propone sia con le sue video performance che con arti grafiche, si denota lo studio per “il caso”, l’utilizzo di immagini e forme per poi scomporle e trovare altre armonie come se volesse comunicare qualcosa che sta aldilà dell’immagine usando l’immagine stessa.