Il candidato sindaco ha incontrato i residenti di Ravacciano e Pian d'Ovile.
SIENA. Ieri, martedì 27 marzo, il candidato a sindaco di Siena Massimo Sportelli ha incontrato i residenti del quartiere di Ravacciano e zona Ovile all’Hotel Minerva. Una sala piena di cittadini che hanno partecipato attivamente al confronto con Sportelli, durante il quale sono state analizzate le problematiche della zona. “Questo è un quartiere che rappresenta una periferia atipica – ha esordito il candidato Massimo Sportelli -, essendo immediatamente attigua al centro storico. Ci sono criticità da individuare e affrontare ma sul territorio è già presente un gruppo molto attivo che attua quella forma di volontariato civico che è alla base del nostro movimento”, ha spiegato, rierendosi al Comitato di Ravacciano .
Da quello che è emerso durante l’incontro, è indispensabile trovare una disponibilità all’ascolto da parte dell’amministrazione: se i cittadini vanno in una direzione, l’amministrazione deve raccoglierla e tradurla.
“Secondo il nostro punto di vista, l’amministrazione deve essere artefice della volontà dei cittadini ma deve anche avere una visione un po’ più distante, in modo che i singoli interventi sul territorio non restino finalizzati a se stessi ma rappresentino un tassello di un disegno più ampio. Se non c’è un disegno, questo è impossibile”.
La viabilità al centro degli interventi. Un quartiere che ha bisogno di vie di accesso per servizi che devono essere bubblici e un ripensamento delle aree di parcheggio: “Massima disponibilità a raccogliere e sperimentare parcheggi alternativi (come già è stato richiesto all’attuale amministrazione) – ha dichiarato Sportelli -. Inoltre, è necessario potenziare gli uffici comunali che devono attendere alla manutenzione”.
Importanti le riflessioni nate attorno alla riqualificazione del fondo valle, con il progetto della ciclabile che dovrebbe unire le fonti di Ovile con la strada di Busseto, purtroppo abituale luogo di prostituzione più volte segnalato alle forze dell’ordine. Un’opera complessa dove andranno valutati gli eventuali effetti nel quartiere, soprattutto positivi ma anche potenzialmente negativi se mal gestiti.
“Per ora sono promesse di programma, ma vogliamo andare in via propositiva per occuparci di quelle che sono le proposte valide. Quella della rivisitazione del fondo valle è assolutamente da prendere in esame con sistemi di sicurezza adeguati e accessi. L’impegno che mi sento di assumere è questo, perché porterebbe a valutare anche la riuscita di unvecchio progetto per riqualificare e riaprire la ‘porta verde’ che dà accesso alla Valle di Follonica. Questo vorrebbe dire attivare un percorso di fruibilità pedonale e accedere a nuove forme di finanziamenti con una messa in sicurezza globale di tutto l’impianto”.
In tema di sicurezza, i cittadini sottolineano il bisogno di avere un sistema di videosorveglianza anche nella loro zona. Un ausilio che dà modo di individuare l’accaduto ma anche un effetto deterrente per i mal intenzionati. Si torna a parlare della delega specifica alla sicurezza. Il Comune dovrà essere un facilitatore di questo coordinamento, così come vorrà esserlo per il controllo di vicinato: se nel centro storico si possono coinvolgere le Contrade, il Comitato di Ravacciano è senza dubbio un esempio di ciò che può essere utile in tal senso.
Anche la viabilità di via Beccafumi rappresenta un impellente problema e non solo per i residenti. Il senso di marcia cambiato più volte, crea confusione e la chiusura in uno dei sensi congestiona il traffico fuori Porta Ovile.
Il sentimento che è risaltato di più durante il confronto, però è quello legato ai condizionamenti politici dell’amministrazione. In molti hanno riscontrato la necessità di avere nella classe dirigente dei rappresentanti legati al territorio, che ne conoscano problemi e vantaggi e che, sopratutto, abbiano le competenze adatte a far fronte alle fattispecie che si possono presentare. “Quello che ci accomuna tutti dal punto di vista civico è l’obiettivo di cambiare la mentalità della classe dirigente della città – ha spiegato il candidato -. L’interesse pubblico è l’interesse dei singoli cittadini. Siamo lontanti da influenze politiche, lo dimostra il fatto che mentre altri stanno ancora decidendo chi appoggiare, noi stiamo già lavorando con l’intenzione di proporre soluzioni concrete”.
Nel settore urbanistico edilizio, un problema enorme nell’ufficio degli accessi all’atti: “Il primo lavoro che vorrò fare è creare un form online dove si può richiedere il documento o almeno il sito di stoccaggio”.