Il campione olimpico senese spiega ai ragazzi della scuola secondaria “A. B. Sabin” il valore delle passioni
SIENA. L’I. C. “F. Tozzi” di Siena ha avuto l’onore di ospitare il pluricampione olimpico di scherma e senese Matteo Betti per il primo di una serie di incontri sul tema dello sviluppo delle proprie potenzialità e delle proprie passioni. Matteo, che da ormai alcuni anni collabora con questa scuola, è conosciuto a livello internazionale per i
numerosi successi ottenuti con la nazionale paralimpica, a testimonianza del fatto che una disabilità, o più generalmente una difficoltà, può diventare un punto di forza con cui ricalibrare gli equilibri della propria esistenza, piuttosto che una “mancanza” che ci pone ai margini della vita di ogni giorno.
Con sensibilità, ironia e affabilità Matteo ha coinvolto una platea di oltre cento alunni della Scuola Secondaria “A. B. Sabin”, spiegando loro il valore dello sport e dell’attività sportiva, che diventa una palestra per le attività quotidiane di una persona disabile e una fonte di incontri ed amicizie significative, con cui condividere le gioie e le fatiche degli allenamenti e
delle gare.
Parlare con Matteo non è solo parlare di sport o di disabilità: è anzitutto riflettere sul valore dell’inclusione, non solo di chi ha un problema fisico, ma di tutti noi, ciascuno con le proprie caratteristiche, i propri punti di forza ed i propri punti di debolezza.
Un messaggio bellissimo, che un campione dello sport ha raccontato con spontaneità ed ironia, tanto da affascinare gli alunni per quasi tre ore. “Un altro momento importante per la nostra scuola – commenta il D.S. Floriana Buonocore – che considera l’inclusione ed il benessere le fondamenta del proprio percorso
scolastico ed educativo”.