ROMA. Canone di depurazione pagato per un servizio non reso; mancato accertamento della invalidita’ civile; violazione dei termini per il rinnovo di permessi di soggiorno richiesti sia per motivi di studio che di lavoro.
Per questi gravi disservizi e inefficienze, Cittadinanzattiva ha avviato le prime class action contro Pubbliche Amministrazioni e concessionari di servizi pubblici, sfruttando quelle disposizioni della Riforma Brunetta in materia di efficienza della P.A. che di fatto hanno reso operativo dal gennaio 2010 la class action nel settore pubblico.
Destinatari delle diffide, rispettivamente, Comune di Potenza e Acquedotto Lucano Spa, Comune di Cineto Romano e Acea Ato 2 Spa (per la tassa di depurazione), Questura della Provincia di Roma (permessi di soggiorno), Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria (invalidita’ civile).
Come da normativa, le amministrazioni hanno ora 90 giorni per ripristinare il servizio, mentre all’azione di classe possono aderire tutti i cittadini che si trovano nelle medesime situazioni che hanno portato alla notifica delle diffide. Per tutte le informazioni del caso, e’ a disposizione dei cittadini, gratuitamente, il PiT-Giustizia di Cittadinanzattiva.