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SIENA. Si terrà all’Università di Siena, dal 19 al 21 marzo, la “Conferenza internazionale su salute e felicità”, dove esperti provenienti da tutta Europa si confronteranno sulla relazione tra salute e qualità della vita sociale. Un particolare accento sarà posto sul problema della solitudine: “Il rischio di malattie e morte delle persone socialmente isolate è molto più alto di quello delle persone con una ricca vita sociale. Il motivo è che la solitudine rende infelici ed essere infelici fa impennare il rischio di ammalarsi” dice il professor Stefano Bartolini, docente del dipartimento di Economia politica e statistica dell’Università di Siena, che da anni studia i fenomeni economici in relazione alla felicità delle persone, e ha organizzato la conferenza insieme a Francesco Sarracino, del National Statistical Office di Lussemburgo. “Gli studi sulla felicità – continua Bartolini – hanno mostrato che le persone infelici si ammalano di più, sia di cancro e malattie cardiovasco lari, sia di malattie assai meno gravi come influenza, mal di schiena o disturbi digestivi. In pratica il sistema sanitario è il terminale del malessere perché la sofferenza tende a creare problemi di salute. Se l’infelicità aumenta, aumenta anche la spesa sanitaria”.
Durante le tre giornate all’Università di Siena – presso il polo didattico di San Francesco – i relatori approfondiranno questi aspetti, con interventi metodologici sui parametri che permettono di misurare la felicità, e con approfondimenti sulla felicità e le politiche pubbliche, le condizioni di lavoro, la prevenzione delle malattie e lo stato di salute, i legami familiari e sociali, le condizioni socio politiche e l’impatto delle condizioni economiche e della disuguaglianza, gli aspetti psicologici soggettivi.
Il programma completo del convegno è alla pagina web http://www.congressi.unisi.it/happinesshealthconference/ .