Il Consorzio protagonista della fiera di Dusseldorf con numerose aziende ed etichette. Con il 45% la Germania anche nel 2017 è il primo paese per l’export del Vino Nobile.
MONTEPULCIANO. Il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano pronto per la Prowein di Dusseldorf che si svolgerà dal 18 al 20 di marzo nei padiglioni della fiera dove sarà presente con uno stand collettivo (Halle 16 Stand F31) in rappresentanza di tutta la denominazione e con alcune aziende presenti in forma diretta. «Quello tedesco è da sempre il nostro mercato di riferimento – dice il presidente del Consorzio del Vino Nobile, Piero Di Betto – oltre a essere presenti molte delle aziende del nostro territorio il Consorzio con il banco di assaggio porta l’intera denominazione mettendo a disposizione delle imprese un primo momento di contatto con la platea degli operatori internazionali presenti in questo contesto che per noi diventa sempre più fondamentale».
Tre giorni di grande lavoro con centinaia di contatti diretti pronti a scoprire le ultime annate in commercio da poco presentate all’Anteprima del Vino Nobile, il Nobile 2015 e la Riserva 2014. In programma per lunedì 19 marzo alle ore 14.00, una degustazione condotta da Christian Eder, giornalista di riferimento del vino in Germania, dal titolo “Vino Nobile di Montepulciano: l’Energia del Sangiovese in Toscana”.
Il mercato Mitteleuropeo. La Germania si conferma il primo mercato del Nobile con il 45% della quota esportazioni. La Svizzera, sempre per restare nell’Europa, si attesta nel 2017 al 15%. Insieme al Benelux (2,5%) e Regno Unito (1,5%), quello europeo è il mercato che più attrae il Vino Nobile superando il 60% dell’export. Il secondo Paese di riferimento è quello degli Stati Uniti che segnano ancora una crescita rispetto al precedente anno arrivando nel 2017 arrivando a rappresentare il 21,5 per cento dell’export del Nobile. Successo anche per i mercati asiatici ed extra Ue con oltre il 7 per cento delle esportazioni. Il Vino Nobile è apprezzato anche in Svizzera dove raggiunge il 16 per cento. Conformemente alla tendenza degli ultimi anni, anche il 2017 si conferma anno dell’export con una quota destinata all’estero pari al 78 per cento di prodotto, mentre il restante 22% viene commercializzato in Italia. Per quanto riguarda l’estero si assiste a una torta divisa a metà tra Europa e paesi extra Ue. Per quanto riguarda il mercato nazionale le principali vendite sono registrate in Toscana per il 48%, dato al quale si aggiunge il 17 per cento delle vendite al Centro. Al Nord è stato venduto il 14% del totale, mentre continua la sua crescita (nel 2017 del 2%) toccando quota 20 per cento la vendita diretta in azienda.