Alternativa e Impegno per Siena sollecitano la soluzione per il contratto con Poste Italiane
SIENA. Da l’Alternativa e Impegno per Siena riceviamo e pubblichiamo.
“Abbiamo letto nei giorni scorsi le preoccupazioni dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali per il rischio della perdita di circa 70 posti di lavoro alla sede di Siena della Bassilichi.
Senza alcuna speculazione di natura politica, vorremmo esprimere un giudizio sulla gestione di questa crisi. Il futuro di 40 di questi lavoratori è legato al rinnovo di una commessa per il servizio di call center che Bassilichi eroga in qualità di subfornitore di SIA che si è aggiudicata in passato la gara indetta da Poste Italiane. In soldoni, 40 lavoratori di Bassilichi a Siena lavorano come operatori di call center per Poste Italiane tramite SIA. Il fatto curioso è che SIA è una società partecipata per circa il 50% da un fondo riconducibile a Poste Italiane e a Cassa Depositi e Prestiti e quindi al ministero dell’Economia e delle Finanze.
E su questo punto vorremmo porre alcune domande al professor Padoan, attuale ministro dell’Economia e delle Finanze, che è a caccia di voti proprio nella nostra città. Cosa ha fatto per prevenire il problema dato che ha nominato i vertici di Poste Italiane e di Cassa Depositi e Prestiti? Perché non si riesce a trovare una soluzione dato che Poste Italiane e SIA, due dei principali attori di questa vicenda, sono sotto il controllo del ministero da lui presieduto? Perché non è intervenuto fino ad oggi? Non avrà forse atteso l’evolvere degli eventi per potersi ritagliare successivamente il ruolo di salvatore dei lavoratori? Il PD non è stufo di far danni nella nostra città?
Siamo consapevoli che dei consiglieri comunali non hanno le possibilità di intervento di un ministro, ma non smetteremo di monitorare la situazione e di incalzare chi ha in mano le leve per garantire la salvaguardia dei posti di lavoro dei nostri concittadini”.