"Io ho dato la mia disponibilità per perseguire un progetto di discontinuità rispetto ad un modo di governo della Città che non mi piace"
SIENA. Prendo atto che il nostro approccio alla cosa pubblica ed i nostri intendimenti politici hanno iniziato a fare proseliti e trovare condivisione anche in luoghi così distanti che non avevamo neppure ipotizzato di sollecitare. Tuttavia, in riferimento all’intervista rilasciata dal dott. Valentini dove vengo chiamato in causa, devo rilevare che confrontando da dove arriviamo e dove vogliamo andare sono portato a vedere con difficoltà possibili convergenze.
Forse perché io sono un uomo semplice, politicamente illibato e naturalmente avulso a tutto ciò che non mi appare chiaro.
Io ho dato la mia disponibilità per perseguire un progetto di discontinuità rispetto ad un modo di governo della Città che non mi piace, che non condivido e che Siena non merita più. Mi pongo il solo obbiettivo di riavviare questo splendore di Città e condurla fuori dai fanghi in cui adesso stagna.
Io non conosco neppure e quindi non ho mai parlato con il nostro attuale Sindaco che rispetto come tale e come individuo, ma da cui mi sento diverso e assolutamente alternativo.
Io sono e voglio essere un’ANOMALIA a quel SISTEMA di governo della città, un’anomalia che vuole essere virale per andare poi a ricomporre il “puzzle” delle risorse che abbiamo (e ne abbiamo), in modo diverso, teso solo all’interesse del territorio della comunità a cui appartengo con orgoglio.
Questo è il solo contesto in cui intendo e posso muovermi e che rispecchia gli intendimenti anche delle liste che mi sostengono e di quella ulteriore che sto formando ed alla quale tutti possono ambire a partecipare (lista S.P.Q.S.).
Massimo Sportelli