Dopo le valutazioni di Credit Suisse e Akros, ecco un "esercizio di stile" della Sim
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SIENA. Le conseguenze della ricapitalizzazione precauzionale di Montepaschi causeranno secondo Akros un rosso di 3,33 miliardi di euro contro la perdita di 3,241 miliardi di euro nel 2016, come già preannunciato da Credit Suisse, che ha tagliato il target price della bamca da 4,28 a 3,5 euro con Underperform. Da parte sua Akros riduce il target price da 4,6 a 4,2 euro e conferma il giudizio Neutral.
Un articolo di Finanza Report riporta l’ipotesi proposta da Equita che ritiene possibile una fusione tra Mps, Carige e Bpm (una delle 4 italiane sottoposte agli stress test dell’Eba), cioé “alcune delle banche maggiormente sotto osservazione negli ultimi mesi per le diverse difficoltà affrontate”, cui si aggiungerebbero Bper e Creval. “Si creerebbe così – si legge nell’articolo – un maxi-polo del credito che unirebbe i punti di forza dei diversi istituti e risolverebbe in un colpo solo le difficoltà che ognuno degli istituti sta affrontando in un modo o in un altro”. L’esempio da seguire sarebbe quello di Iccrea per l’aggregazione delle banche di credito cooperativo sotto una unica holding.
Equita ha forse effettuato una esercizio, “partendo da un dato di fatto incontrovertibile: le banche presenti sul mercato italiano sono troppe ed è necessario procedere ad aggregazioni anche perchè i costi sono ancora elevati, i margini bassi e la concorrenza sempre più forte. Qualcosa si è fatto negli ultimi anni sul fronte del taglio delle spese operative con la chiusura di filiali e il taglio della forza lavoro senza dimenticare le numerose operazioni di acquisizioni effettuate per esempio da Intesa Sanpaolo o da Cariparma, ma evidentemente per Equita non è ancora sufficiente per risolvere per esempio il grande problema dello smaltimento di sofferenze e incagli o l’esposizione ai titoli di Stato”.