Fino al 20 febbraio sportellisti e portalettere protestano così
FIRENZE. Cronica carenza di personale, peggioramento del servizio e delle condizioni di lavoro, mancato confronto con le sigle sindacali. Sono queste le motivazioni principali per cui Uilposte Toscana e Slc-Cgil Toscana hanno deciso di proclamare sciopero degli straordinari e delle prestazioni aggiuntive dal 26 gennaio al 20 febbraio 2018 in tutta la regione. L’iniziativa riguarderà sia il PCL (portalettere e recapito) che il MP (Mercato Privati, cioè sportellisti).
Questo, in sintesi, quello che chiedono i sindacati:
- Un diverso approccio aziendale verso i precari (contratti a tempo determinato) applicati al recapito e alla logistica, che segni velocemente il mutamento delle condizioni di lavoro partendo dal rispetto dell’orario di lavoro e rispetto dei diritti sindacali
- Un programma di sportellizzazioni, necessario in tutte le province toscane per la mancanza di personale in numero adeguato
- Un programma di passaggio in tempi certi da Part Time a Full Time (sia PCL sia MP)
- Una revisione sostanziale e profonda al progetto delle zone di recapito a giorni alterni
“Su questi temi abbiamo avviato un confronto a livello regionale con l’azienda, la quale però non ha ascoltato minimamente le istanze dei rappresentanti dei lavoratori – aggiungono Nardi e Benedetti – Per questo ci troviamo costretti a proclamare uno sciopero su tutta la Toscana e ci riserviamo di proseguire la nostra lotta qualora non ci siano adeguate risposte da parte di Poste Italiane. Ci auguriamo anche che in futuro ci siano cambiamenti sostanziali nel rapporto azienda-sindacato, come sta già avvenendo a livello nazionale laddove siamo riusciti a sottoscrivere, dopo anni, il rinnovo del contratto”.