MONTALCINO. Parte ufficialmente l’attività della “Fondazione Territoriale Brunello di Montalcino”. Guidata da Fabrizio Bindocci, dovrà impegnarsi per reinvestire nel territorio parte dei profitti ottenuti dalla produzione e dalla vendita del Brunello. La Fondazione, è nata per sostenere finanziariamente progetti di sviluppo del territorio su diversi fronti: dal turismo al recupero e restauro di beni artistici e culturali ma anche nel campo del sociale e dell’integrazione.
Il Cda è composto, oltre a Bindocci (presidente), da Remo Grassi (vicepresidente), Silvio Franceschelli (sindaco di Montalcino), Andrea Cortonesi, Patrizio Cencioni (presidente del Consorzio del Brunello), Manuele Bartolommei e, come responsabile del Comitato Tecnico Scientifico, Bernardo Losappio.
“E’ un traguardo veramente importante – ha sottolineato Bindocci – perché ci consente di contribuire fattivamente alla crescita del sistema montalcinese. Questo Cda si è dato il compito di tracciare il programma con obiettivi specifici: quello primario è di investire sul sociale, ma anche sulla scuola, senza dimenticarci della cultura e della ricerca. Ci faremo aiutare da un comitato tecnico-scientifico di cui faranno parte personaggi di rilievo, non solo di Montalcino, che avrà il preciso compito di esaminare i progetti, che siano fattibili e di interesse, per poter gestire i fondi in modo oculato. Crediamo che sia una grande opportunità per prenderci cura del nostro territorio, sopperendo alla sempre crescente mancanza di fondi pubblici in vari settori. E’ un gesto di solidarietè e rispetto nei confronti del territorio, per dimostrare che le nostre non sono mani ‘pigre’ nel dare e veloci nel prendere, e che vogliamo restituire al nostro territorio parte di quello che ci ha dato e che continua a darci”.
La Fondazione, pur essendo espressione del Consorzio, avrà una gestione autonoma e soprattutto sarà aperta partecipazioni e contributi esterni. La scelta di inserire il sindaco di Montalcino nel Cda è “un contributo alla migliore comprensione di quali siano ambiti e progetti che necessitano di maggiore intervento”.