Camozzi (SpS): "Il nostro giudizio non è cambiato: o si va verso la fusione dei comuni o si scioglie l'Unione"
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SOVICILLE. Abbiamo sempre affermato che l’Unione dei Comuni della Val di Merse avrebbe un senso se finalizzata alla fusione dei comuni aderenti. Tale possibilità invece non è stata nemmeno discussa e ora ci troviamo con una Unione ove quasi ogni Comune decide per sé. Radicondoli da tempo è uscito dall’Unione ma ha in seguito firmato una convenzione con i Comuni dell’Unione stessa per condividere il servizio dei Vigili Urbani; Monticiano ha di recente deliberato di ritirare la funzione relativa al medesimo servizio, mettendo a rischio un finanziamento della Regione (si parla di 360.000 euro) nel caso che le funzioni associate fossero di numero inferiore a quattro; Murlo e Chiusdino pare che abbiano ritirato la funzione delegata per la manutenzione delle strade comunali . Al momento resta solamente il Comune di Sovicille presente nell’Unione dei Comuni con quattro funzioni. Che fare?
Chiudere l’Unione dei Comuni sarebbe la soluzione ma essa presenta vari problemi : come assorbire da parte dei Comuni partecipanti il personale assunto dall’Unione, in presenza dei limiti assunzionali posti dal patto di stabilità? Come accedere ai finanziamenti regionali che ora passano attraverso l’Unione? Problemi da risolvere per via negoziale tra i comuni e con la Regione.
Il nostro giudizio non è cambiato: o si va verso la fusione dei comuni o si scioglie l’Unione, sostituendo ad essa l’associazione di servizi tramite convenzione, qualora ritenuta vantaggiosa per i cittadini. L’unione come è, si è rivelata per Sovicille sempre più una macchina amministrativa lontana dai bisogni della cittadinanza: lo abbiamo tutti sperimentato con i ritardi talora paradossali nella manutenzione delle strade e del verde, con la centrale unica per la predisposizione dei bandi, con la riduzione della vigilanza e del controllo del territorio a seguito dell’impiego dei vigili urbani del comune (peraltro ridotti di numero) sul territorio vastissimo dell’Unione, con il “distacco” di nostri dipendenti qualificati presso l’Unione o per la gestione dei servizi ad essa delegati. L’Unione dei Comuni infine l’abbiamo sempre criticata in quanto organo di secondo livello e quindi non eletto direttamente dai cittadini, nonostante le importanti funzioni di cui si prende cura. Crediamo che sia venuto il momento di mettere fine a tutto questo. Se l’Unione dovesse essere rilanciata, come il Sindaco spera, non può più essere quella di oggi. Dovrebbe essere chiaro a tutti i comuni che o si va verso una fusione di Sovicille, Murlo, Monticiano e Chiusdino, con i vantaggi anche finanziari (oltre che di trasparenza democratica) derivanti dall’essere il Comune della Val di Merse con più di 15.000 abitanti, superando i campanilismi e le diatribe di paese, o si chiude questa esperienza. Alfredo Camozzi Sinistra per Sovicille