Bivona all'attacco di Cendarelli e Salvadori
MILANO. Il 5 gennaio scorso, Bluebell ha inviato una lettera alla Consob in cui contesta l’estraneità della presidente del Collegio dall’azionista di maggioranza, evidenziando come la stessa Cenderelli fosse stata nominata sindaco nel 2005 nella lista della Fondazione Mps, allora maggiore azionista della banca, e fa presente che essa è sottoposta alla vigilanza del Tesoro (che nomina anche uno dei membri del Collegio sindacale della stessa Fondazione). Oltre a Cenderelli, neo presidente del collegio sindacale, la contestazione riguarda anche il sindaco effettivo Paolo Salvadori sotto processo a Milano per i derivati di Mps)
Per Bivona. piccolo azionista di Mps tramite la Bluebell Partners si trtta di “Porte girevoli”, che comprimono “la funzione di vigilanza” interna perchè prevedono “una concertazione tra azionisti di maggioranza e minoranza con una disinvolta alternanza delle stesse persone come sindaci, sia per conto della maggioranza e sia per conto della minoranza, che ricoprivano insieme il ruolo al momento dell’approvazione della semestrale al 30 giugno 2015 risultata non-conforme come tutte le precedenti dal 2012 al primo semestre del 2015”. E’ l’accusa al centro del procedimento milanese che vede l’ex presidente Alessandro Profumo, l’ex amministratore delegato Fabrizio Viola e l’ex numero uno del collegio sindacale Salvatori imputati per aggiotaggio e falso in bilancio. I pm Stefano Civardi e Mauro Clerici hanno svolto indagini sulle operazioni finanziarie effettuate da Mps tra il 2012 e il primo semestre 2015 e contestano una serie di irregolarità nella contabilizzazione a bilancio di 5 miliardi di derivati relativi alle operazioni effettuate da Mps con la tedesca Deutsche Bank e la giapponese Nomura: sono i derivati “Alexandria” e “Santorini” che, sostiene l’accusa, sarebbero stati falsamente rappresentati come operazioni in titoli di Stato.
Bluebell chiede poi a Consob di obbligare Mps a comunicare al pubblico che anche in bilanci 2012 e 2013 sono risultati non conformi e di opporsi alla richiesta di archiviazione per Profumo e Viola dal reato di ostacolo alla vigilanza nel caso la banca senese non abbia comunicato alla Commissione l’email della consulenza di Eidos Partners “da cui risultava che l’operazione Nomura era un derivato”. Bivona si rivolge anche alle Procura di Milano, Siena e Roma, nonché al commissario Ue Margrethe Vestager e alla responsabile della vigilanza bancaria Daniele Nouy affinché accertino”se nei fatti sopra narrati vi siano profili penalmente rilevanti”.
La richiesta avanzata alla Commissione Europea ed alla Banca Centrale Europea è invece quella di “accertare il corretto funzionamento del Collegio Sindacale come organo di vigilanza interna, anche alla luce degli impegni concordati con la Commissione Europea per il recente intervento pubblico”.