
SIENA. Snellimento delle procedure burocratiche ed amministrative nei processi autorizzativi, di controllo e finanziari e un rapido sblocco degli investimenti per aiutare a superare lo stato di crisi e per accorciare la distanza dei tempi esecutivi del sistema pubblico da quelli economici, aumentando la competitività dell’intero sistema. Sono queste le principali proposte contenute nel documento “La Toscana che vogliamo”, un contributo programmatico della cooperazione senese aderente a Legacoop ed a Confcooperative, che è stato presentato nei giorni scorsi ai candidati Pd al consiglio regionale della Toscana dai presidenti delle Cooperative aderenti a LegaCoop e a Confcoooperative.
“La Toscana che vogliamo – si legge nel documento – deve tornare a produrre ricchezza, lavoro qualificato, occasioni di alta formazione e di presenza culturale nella contemporaneità, puntando sulle eccellenze ed accettando la sfida del cambiamento, rafforzando il proprio sistema di protezione sociale, in un contesto ambientale da salvaguardare con particolare attenzione ai problemi della regimazione delle acque, della forestazione e dei limiti delle capacità insediative. Per raggiungere questi obiettivi, accanto ad un’azione pubblica coerente, occorre investire sulle imprese, costruire reti e progetti di aggregazione, sinergie e strategie imprenditoriali che permettono al sistema toscano di competere. Il rapporto con la ricerca, le competenze e in particolare le eccellenze universitarie, insieme ad un sicuro orientamento pubblico anche economico, rappresenteranno una novità capace di dare nuova efficienza all’intervento pubblico e privato”.
“La Toscana che vogliamo – si legge nel documento – deve tornare a produrre ricchezza, lavoro qualificato, occasioni di alta formazione e di presenza culturale nella contemporaneità, puntando sulle eccellenze ed accettando la sfida del cambiamento, rafforzando il proprio sistema di protezione sociale, in un contesto ambientale da salvaguardare con particolare attenzione ai problemi della regimazione delle acque, della forestazione e dei limiti delle capacità insediative. Per raggiungere questi obiettivi, accanto ad un’azione pubblica coerente, occorre investire sulle imprese, costruire reti e progetti di aggregazione, sinergie e strategie imprenditoriali che permettono al sistema toscano di competere. Il rapporto con la ricerca, le competenze e in particolare le eccellenze universitarie, insieme ad un sicuro orientamento pubblico anche economico, rappresenteranno una novità capace di dare nuova efficienza all’intervento pubblico e privato”.
“La cooperazione – continua il documento – intende dare il proprio concreto contributo nell’affrontare queste sfide essenziali per la Toscana ed anche per la Provincia di Siena. La cooperazione senese, con i propri uomini e donne, con i propri valori, con le proprie capacità tecniche e gestionali meglio di altri ha retto le difficoltà della crisi economica ed anche per questo rivendica un ruolo di primo piano nelle proposte programmatiche per il governo regionale”.