La squadra di Mecacci attesa alla conferma dopo due vittorie
SIENA.Terza vittoria consecutiva da centrare e il -35 della scorsa stagione, massimo scarto negativo casalingo della storia biancoverde, sportivamente da “vendicare”. Sono i due obiettivi in casa della Mens Sana che domenica (17 dicembre) al PalaEstra alle 20:30 affronta la NPC Rieti nel match valido per la 12ª giornata di andata del campionato di serie A2 girone Ovest.
Nella sfida che chiuderà lo “Sport Day” del 17 dicembre, rispetto alla squadra affrontata in amichevole a Chiusi in pre season (vittoria per 70-64 della Mens Sana che non aveva ancora a disposizione Ebanks) ci saranno due novità in casa reatina. Una in panchina, dove coach Alessandro Rossi è subentrato a Nunzi. L’altra sotto le plance, dove è arrivato il lungo Olasewere al posto del rookie Davenport. In classifica la NPC ha raccolto finora 8 punti, due in meno dei biancoverdi, ed è reduce dalla vittoria sul parquet di Napoli arrivata sulla sirena grazie al canestro di Savoldelli.
A presentare il match contro la NPC Rieti di domenica è il coach Matteo Mecacci.
Si riparte dopo le due vittorie di fila con Latina e Reggio Calabria: quanto sono state importanti?
«Due successi consecutivi tra cui il primo della stagione fuori casa sono state fondamentali, onestamente, soprattutto per la classifica. Non che ora sia bellissima, ma due settimane fa era sicuramente peggiore. Dopo il match con Latina ho parlato di un respirone: a Reggio ne abbiamo fatto un altro. Detto questo, ora che la classifica è migliore, un aspetto non secondario è che abbiamo dato continuità con i risultati al lavoro in palestra e questo nello sport non è sempre scontato. È un aspetto che ci fa credere ancora di più nelle nostre potenzialità e ci sprona a dare continuità nelle prestazioni».
A Reggio Calabria difensivamente hai visto quello che chiedevi in in allenamento?
«Ho visto una squadra più solida che alla fine, nonostante la stanchezza per le tre partite in sette giorni e un lungo viaggio, ci ha sempre provato sebbene avessimo preparato la partita in pochissimo tempo. Abbiamo fatto meno errori evidenti in fase difensiva e dopo tante partite ci sono stati miglioramenti anche su altri aspetti come non perdere la lotta al rimbalzo. Sicuramente un passo in avanti c’è stato perché negli ultimi cinque minuti a Reggio la partita l’abbiamo vinta con la difesa: questo ci conforta e ora serve continuità».
Rieti ha cambiato guida tecnica: è cambiato anche il modo di giocare?
«Per alcuni aspetti sì, come è normale dopo un avvicendamento in panchina. Rossi comunque era già assistente di Nunzi da alcuni anni e in parte ha lasciato qualcosa della precedente gestione, in parte ha apportato modifiche al sistema di gioco. Rieti ha avuto un momento difficile perdendo due partite in casa contro Agrigento e Casale senza mai smettere di lottare, e con le spalle al muro è andata a Napoli senza Tommasini, playmaker titolare, a giocarsi uno scontro decisivo che ha vinto di cuore e di sofferenza. Dunque ora è una squadra che come noi è tornata in fiducia, e resta comunque solida e ben strutturata».
I giocatori chiave da limitare?
«Rieti fa della fisicità la sua arma principale a partire da Tommasini che è un play di 1,90. Hearst è un giocatore abbastanza fisico e possono schierare Hassan come ala. Sotto canestro con Olasewere e Gigli, che non ha bisogno di presentazioni, la NPC Rieti è una delle squadre più potenti per quanto riguarda i secondi possessi mentre a livello difensivo chiude bene l’area e difficilmente concede rimbalzi offensivi».
Le condizioni fisiche della Mens Sana?
«Siamo acciacciati perché dopo la partita di Reggio Calabria abbiamo avuto alcune problematiche con dei giocatori ma contiamo di recuperarli per domenica».