
SIENA. Alle Stanze della Memoria, via Malavolti 9, martedì (16 marzo,) alle ore 17 si terrà un’interessante iniziativa compresa nel cartellone degli eventi organizzati dall’Amministrazione provinciale di Siena per l’8 marzo dal titolo: "Voci di donne: violenze subite che impongono il rispetto della diversità".
Sandra Landi, scrittrice e saggista, condurrà la serata con commenti e riflessioni relativi al lavoro di documentazione da lei raccolta negli anni su donne che hanno patito e subito varie forme di violenza. La Landi ha estrapolato dalle tante testimonianze raccolte alcuni dei ricordi emotivamente più forti e significativi espressi dalle donne incontrate, che ci vengono restituiti attraverso una performance di Simonetta Filippi, scrittrice e saggista. Carmen Martinez, accompagnerà la messa in scena con la musica della sua chitarra.
Sandra Landi cerca con l’esibizione di raggiungere la sensibilità e l’emotività del pubblico certa che “La violenza contro le donne attraversa la storia e il sesso è sempre stato un modo di colpire l’identità femminile nel suo luogo più sacro. Anche la poesia può aiutare a esigere rispetto della diversità, della libertà di scelta, del diritto di essere una e centomila, nelle mille sfumature dell’essere che la nostra creatività ci ha sempre regalato”.
Sandra Landi, scrittrice e saggista, condurrà la serata con commenti e riflessioni relativi al lavoro di documentazione da lei raccolta negli anni su donne che hanno patito e subito varie forme di violenza. La Landi ha estrapolato dalle tante testimonianze raccolte alcuni dei ricordi emotivamente più forti e significativi espressi dalle donne incontrate, che ci vengono restituiti attraverso una performance di Simonetta Filippi, scrittrice e saggista. Carmen Martinez, accompagnerà la messa in scena con la musica della sua chitarra.
Sandra Landi cerca con l’esibizione di raggiungere la sensibilità e l’emotività del pubblico certa che “La violenza contro le donne attraversa la storia e il sesso è sempre stato un modo di colpire l’identità femminile nel suo luogo più sacro. Anche la poesia può aiutare a esigere rispetto della diversità, della libertà di scelta, del diritto di essere una e centomila, nelle mille sfumature dell’essere che la nostra creatività ci ha sempre regalato”.