Adusbef protesta, in aumento le famiglie che rinviano le cure
ROMA. Secondo gli ultimi dati Istat, nel 2016, ben l’11,9% delle famiglie italiane, ossia 7 milioni e 209mila persone, si è trovata nelle condizioni di “grave deprivazione materiale”, con 1.250.000 minori pari al 12,3% della popolazione con meno di 18 anni, ed un indice peggiorato per gli anziani (65 anni e più) da 8,4% a 11% e per chi vive in famiglie con persone in cerca di occupazione (da 32,1% a 35,8%).
Mentre l’ultimo rapporto Censis, stima che 12,2 milioni di italiani abbiano rinunciato o rinviato nell’ultimo anno le prestazioni sanitarie, 1,2 milioni in più rispetto al 2015, nella gran parte dei casi, ossia il 74,5%, persone a basso reddito, contro un 15,6% dei benestanti, una spesa sanitaria privata, che pesa per 580 euro pro capite, su un totale di 35,2 miliardi di euro, in crescita del 4,2% nel periodo 2013-2016; 7,8 milioni di italiani, che hanno dovuto utilizzare tutti i propri risparmi o indebitarsi con parenti, amici o con le banche, per affrontare i costi delle cure mediche o della diagnostica.
In tale contesto, il ministro della Salute Lorenzin, a fronte dei cittadini che non possono più curarsi per i tempi lunghi di attesa nelle strutture pubbliche o per i super-ticket applicati dalle Regioni, ha pensato bene – secondo quanto riportato da un raro articolo del Fatto Quotidiano- di elargire un bel regalo al settore farmaceutico, raddoppiando le tariffe dei ticket, da 3,8 a 7,5 euro in città, fuori città anche di 10 euro, per coloro che hanno bisogno di farmaci nelle ore notturne per fronteggiare un’emergenza, acquistare un medicinale per anziani o bambini che stanno male.
Inoltre, trincerandosi dietro un tavolo tecnico di lavoro istituito presso il ministero della Salute, al quale hanno partecipato i rappresentanti di Federfarama e gli stessi farmacisti pubblici e privati nelle varie forme associative (per l’oste il vino è sempre buono, anche se sa di aceto), ha rincarato le tariffe per i preparati galenici (ossia quei prodotti in grado di essere preparati direttamente dai farmacisti), con un aumento superiore al 40 %.
Adusbef, si riserva di impugnare un provvedimento clientelare del ministro Lorenzin, molto attenta agli interessi delle multinazionali del farmaco, che ha sempre legiferato in questi anni contro i diritti dei cittadini e vessati e saccheggiati da un Governo, che costringe milioni di famiglie a rinunciare perfino alle cure mediche necessarie per sopravvivere.
Elio Lannutti (Adusbef)