SIENA. Due volumi editi da Einaudi sono gli ultimi lavori appena pubblicati dal centro di ricerca “Antropologia e mondo antico" dell'Università di Siena, diretto da Maurizio Bettini. Si tratta di “Miti romani. Il racconto", di Licia Ferro e Maria Monteleone, da poco uscito nella collana dei saggi tascabili, e di “Il mito di Circe. Immagini e racconti dalla Grecia a oggi", di Bettini e Cristiana Franco, pubblicato nella collana dei saggi.
I due volumi proseguono sul percorso di ricerca sul mito analizzato in chiave antropologica, al quale gli studiosi del Centro guidato da Maurizio Bettini si dedicano, allargano la prospettiva culturale classica alla comparazione con altre culture non solo dell'età antica, ma andando a rintracciare similitudini, parallelismi e contaminazioni nelle culture dell'età contemporanea.Nel libro 'I miti romani", mentre un saggio di Maurizio Bettini apre una nuova prospettiva sulla questione dell'esistenza della mitologia romana, che da più di due secoli alimenta accesi dibattiti fra gli studiosi, Licia Ferro e Maria Monteleone narrano, storia dopo storia, i miti di Roma arcaica, offrendo al lettore, quasi dall'interno, uno sguardo sulla cultura e sull'immaginario degli antichi Romani.
Ne 'Il mito di Circe" invece lo stesso Bettini e Cristiana Franco conducono un'analisi di questa figura a partire dalla sua nascita nella Grecia arcaica fino alla cultura e all'arte del Novecento, svelando tutti gli aspetti di un mito dai tratti multiformi, a metà tra divino e magia: 'Figlia del Sole e di una ninfa, ambiguamente oscillante fra dea e maga, femme fatale e dama soccorrevole, amante vendicativa e divinità benigna, prostituta e madre di eroi, signora della natura selvaggia e maestra di raffinati lussi, da secoli la figura di Circe si modula sulla doppia natura dei pharmaka cui è affidato il
suo potere: pozioni potenti, in grado di produrre lugubri degradazioni, ma anche luminose sublimazioni, capaci di rendere l'individuo migliore o addirittura di trasformarlo in dio".
Nato nel 1986, il "Centro Antropologia e Mondo Antico" (AMA) dell'Università di Siena, promuove la collaborazione scientifica fra classicisti, storici, antropologi, semiologi e studiosi di teoria della cultura. Si tratta di un gruppo ormai ben consolidato, dalla cui collaborazione sono nati innumerevoli convegni, laboratori, seminari, che hanno reso il
"Centro AMA" noto in Europa e negli Stati Uniti. Maria Monteleone e Licia Ferro sono dottori di ricerca in Antropologia del mondo antico presso l'Università di Siena. Cristiana Franco è assegnista di ricerca e svolge la sua attività presso il Centro Antropologia e Mondo Antico.
I due volumi proseguono sul percorso di ricerca sul mito analizzato in chiave antropologica, al quale gli studiosi del Centro guidato da Maurizio Bettini si dedicano, allargano la prospettiva culturale classica alla comparazione con altre culture non solo dell'età antica, ma andando a rintracciare similitudini, parallelismi e contaminazioni nelle culture dell'età contemporanea.Nel libro 'I miti romani", mentre un saggio di Maurizio Bettini apre una nuova prospettiva sulla questione dell'esistenza della mitologia romana, che da più di due secoli alimenta accesi dibattiti fra gli studiosi, Licia Ferro e Maria Monteleone narrano, storia dopo storia, i miti di Roma arcaica, offrendo al lettore, quasi dall'interno, uno sguardo sulla cultura e sull'immaginario degli antichi Romani.
Ne 'Il mito di Circe" invece lo stesso Bettini e Cristiana Franco conducono un'analisi di questa figura a partire dalla sua nascita nella Grecia arcaica fino alla cultura e all'arte del Novecento, svelando tutti gli aspetti di un mito dai tratti multiformi, a metà tra divino e magia: 'Figlia del Sole e di una ninfa, ambiguamente oscillante fra dea e maga, femme fatale e dama soccorrevole, amante vendicativa e divinità benigna, prostituta e madre di eroi, signora della natura selvaggia e maestra di raffinati lussi, da secoli la figura di Circe si modula sulla doppia natura dei pharmaka cui è affidato il
suo potere: pozioni potenti, in grado di produrre lugubri degradazioni, ma anche luminose sublimazioni, capaci di rendere l'individuo migliore o addirittura di trasformarlo in dio".
Nato nel 1986, il "Centro Antropologia e Mondo Antico" (AMA) dell'Università di Siena, promuove la collaborazione scientifica fra classicisti, storici, antropologi, semiologi e studiosi di teoria della cultura. Si tratta di un gruppo ormai ben consolidato, dalla cui collaborazione sono nati innumerevoli convegni, laboratori, seminari, che hanno reso il
"Centro AMA" noto in Europa e negli Stati Uniti. Maria Monteleone e Licia Ferro sono dottori di ricerca in Antropologia del mondo antico presso l'Università di Siena. Cristiana Franco è assegnista di ricerca e svolge la sua attività presso il Centro Antropologia e Mondo Antico.