di Augusto Mattioli
SIENA. Fanno discutere le nomine della Banca Mps nelle controllate decise la scorsa settimana. Molti anni fa in occasione delle nomine nella Banca il direttore di Repubblica Eugenio Scalfari parlò in un suo articolo di “grande spartizione”. Che avveniva come era d’uso allora tra i partiti, Dc, Psi e Pci che indicavano i loro candidati. Che tutto sommato avevano solitamente quelle doti di competenza e professionalità richieste per quell’incarico.
Oggi è ancora così? Sarebbe interessante capire con quali criteri “spartitori” si sono fatte tali scelte che hanno riguardato persone sia della maggioranza sia della minoranza politica non solo senese ma anche regionale. Se si da una scorsa ai nomi forse qualche dubbio su fatto che si sia tenuto conto della professionalità e della competenza lo hanno avuto anche non pochi senesi che non sembrano avere apprezzato le decisioni da "Babbo Montepaschi".
SIENA. Fanno discutere le nomine della Banca Mps nelle controllate decise la scorsa settimana. Molti anni fa in occasione delle nomine nella Banca il direttore di Repubblica Eugenio Scalfari parlò in un suo articolo di “grande spartizione”. Che avveniva come era d’uso allora tra i partiti, Dc, Psi e Pci che indicavano i loro candidati. Che tutto sommato avevano solitamente quelle doti di competenza e professionalità richieste per quell’incarico.
Oggi è ancora così? Sarebbe interessante capire con quali criteri “spartitori” si sono fatte tali scelte che hanno riguardato persone sia della maggioranza sia della minoranza politica non solo senese ma anche regionale. Se si da una scorsa ai nomi forse qualche dubbio su fatto che si sia tenuto conto della professionalità e della competenza lo hanno avuto anche non pochi senesi che non sembrano avere apprezzato le decisioni da "Babbo Montepaschi".