"Abbiamo una Costituzione e abbiamo delle leggi, ma per il sindaco, il vice sindaco di Siena e per la loro giunta non basta rispettarle"
SIENA. “Per fare la nostra attività politica non accetteremo mai alcun patentino, men che meno quello antifascista” -così afferma Marzio Fucito, responsabile provinciale di CasaPound- “commentando il ricorso straordinario al presidente della repubblica Sergio Mattarella, presentato venerdì scorso per mano dei legali del movimento della tartaruga frecciata.
I regolamenti varati dal Comune di Siena per tentare di escludere dalla politica locale un Movimento dalla crescita travolgente che a Lucca e a Bolzano ha espresso l’8% di preferenze e a Ostia rappresenta il 9% dei cittadini, sono platealmente incostituzionali. Abbiamo una Costituzione e abbiamo delle leggi, ma per il sindaco, il vice sindaco di Siena e per la loro giunta non basta rispettarle, bisogna anche sottoscrivere ed aderire a un’ideologia obbligatoria” -continua la nota del responsabile provinciale del Movimento- “nell’arco di questi due anni, la nostra attività è stata sempre più attiva in città grazie ai nostri volontari impegnati nella distribuzione alimentare alle famiglie più bisognose, con il doposcuola gratuito, con le consulenze legali gratuite e con la riqualificazione e la pulizia di aree periferiche sporche e degradate, il tutto nell’assoluto rispetto della legge.
CasaPound Siena non ha mai creato alcun problema di ordine pubblico, né intrapreso iniziative che veicolassero messaggi dal contenuto razzista, omofobo, xenofobo o antidemocratico. CasaPound non nasconde il proprio bagaglio culturale, facendo ampi riferimenti al fascismo, ciò non significa ” -conclude Marzio Fucito- “che CasaPound non rispetti il sistema delineato dalla Costituzione italiana e non accetti pienamente il metodo democratico che questa individua, quale modalità attraverso la quale concorrere alla determinazione della vita politica italiana”.