SIENA. Sabato 28 Ottobre, nei locali della Contrada del Leocorno, sono state presentate le opere di Agathe Rosa (Annecy, Fr 1987), la giovane artista che ha partecipato alla residenza nella Contrada di Pantaneto organizzata nell’ambito del progetto Itinera, ideato dall’associazione Fuoricampo insieme all’associazione Culturing e sostenuto dalla Regione Toscana tramite il bando di TOSCANAINCONTEMPORANEA2017/ Giovanisì, realizzato all’interno del progetto “Atelier Techné” ideato e sviluppato dal Siena Art Institute.
L’artista francese ha avuto modo di frequentare la Contrada in diversi periodi dell’anno, assaporando le atmosfere e le consuetudini che scandiscono la vita della comunità contradaiola – dall’euforia della cena della Prova Generale, al calore e l’intimità degli incontri prenatalizi – per restituire opere che segnano gli estremi di una dinamica assai profonda che riproduce costantemente se stessa e lega l’uomo al proprio ambiente, la città al suo territorio.
I soggetti delle rappresentazioni sono uniti dalle traiettorie di luce ed aria che segnano i profili della loro esistenza dove sembra non esistere distinzione fra elementi naturali ed antropici. La figura si perde nella forma, le geometrie sovrapposte e le forze che si generano danno spessore agli effetti architettonici della luce che delineano il paesaggio. Questo è forse uno degli aspetti che contraddistingue di più il lavoro di Agathe Rosa, l’indagine sulla rifrazione e sui fasci luminosi nella determinazione di un immaginario, non solo conseguenza dell’irradiazione, ma veri e propri soggetti relazionali e materia di cui si compongono le cose.
Il formato fotografico dei disegni imprime l’immagine di una memoria, il materiale di cui si costruisce la cultura, che alimenta le ipotesi del futuro e ammanta di poesia il ricordo del passato. Opere che assomigliano a un piccolo componimento poetico – un po’ come gli haiku della letteratura nipponica – in cui la suggestione di un luogo o di un momento affiora veloce come il brivido di comprendere di far parte di un universo e di poterne partecipare. Lavori che si contraddistinguono per l’immediata e sintetica affermazione di una presenza e che ribadiscono il concetto di cultura come consapevolezza. Agathe Rosa si muove perciò sulla soglia di un osservatore accorto, mantenendo una distanza focale di rispetto emotivo verso la comunità che l’ha accolta del tutto impreparata al calore e alla passione dei Contradaioli che l’ha trascinata nell’entusiasmo dell’attesa.
Le opere resteranno visibili nel Museo della contrada del Leocorno per poi trovare definitiva collocazione negli ambienti della Società Il Cavallino.
Con la presentazione di questi lavori si conclude una nuova tappa del progetto Itinera che promuove la diffusione dell’arte e della cultura contemporanea attraverso l’indispensabile partecipazione delle contrade come veicolo di valori universali e consapevoli protagoniste di un confronto con il proprio tempo. Già la Giraffa, la Chiocciola e la Torre hanno partecipato con interesse ai programmi di residenza consapevoli della necessità di un dialogo con il contemporaneo non subito, ma condotto secondo le proprie specificità, e stimolante l’attitudine ad un mecenatismo diffuso che dia risalto alla vita culturale di tutta la città.