
di Augusto Mattioli
SIENA. Aperta questa mattina dal presidente di Banca Mps Giuseppe Mussari l’assemblea degli azionisti con all’ordine del giorno la discussione e l’approvazione del bilancio di esercizio e consolidato al 31 dicembre del 2009 e l’acquisto di azioni proprie. Presenti all’assemblea il presidente della Fondazione Mps Gabriello Mancini, Francesco Gaetano Caltagirone, Turiddo Campaini.
Secondo Giuseppe Mussari, presidente di Banca Mps dall'inizio del 2008 ad oggi l'andamento del titolo "è stato sostanzialmente in linea con i principali players italiani". Il titolo ha perduto il 61% del suo valore contro il 50% di Intesa, il 55% di Uci, il 51% di Milano. "Anche dall'inizio del 2010 l'andamento di Mps (meno 6,7%) è analogo a quello medio del settore (meno 5,1%)", ha puntualizzato Mussari. Secondo il quale "l'intensa attività di marketing ha contribuito all'incremento della partecipazione degli investitori istituzionali al capitale azionario della banca la cui quota è passata dal 43% circa del flottante di gennaio 2009 al46% di fine anno.In particolare – ha sottolineato Mussari – è aumentato l'interesse del titolo da parte sia degli investitori americani la cui partecipazione è salita dal 33% contro il 23% dell'inizio del 2009, che di investitori di Benelux e Francia che si sono distinti tra i più attivi del titolo".
Francesco Gaetano Caltagirone ha sottolineato che e banche "con questi tassi sicuramente soffrono. Prima o poi risaliranno. In ogni caso non vedo subito una risalita”. Lo ha detto a margine dell’assemblea del soci di Banca Mps, parlando della situazione economica complessiva e dei riflessi sulle banche. Riguardo alla crisi economica ha sottolineato che “nel campo industriale ci sono i primi segnali di ripresa, ma non siamo ancora fuori dalla crisi”. E parlando della banca i cui è azionista ha affermato: “E’ stato fatto un lavoro molto serio. Ritengo che la banca sia molto solida. I momenti non sono facili per nessuno. Se non arriveranno altre docce fredde internazionali dovremmo andare avanti". Caltagirone condivide le considerazioni fatte nella relazione di apertura dell’assemblea dal presidente Giuseppe Mussari sul ritorno al dividendo nel 2010.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
SIENA. Aperta questa mattina dal presidente di Banca Mps Giuseppe Mussari l’assemblea degli azionisti con all’ordine del giorno la discussione e l’approvazione del bilancio di esercizio e consolidato al 31 dicembre del 2009 e l’acquisto di azioni proprie. Presenti all’assemblea il presidente della Fondazione Mps Gabriello Mancini, Francesco Gaetano Caltagirone, Turiddo Campaini.
Secondo Giuseppe Mussari, presidente di Banca Mps dall'inizio del 2008 ad oggi l'andamento del titolo "è stato sostanzialmente in linea con i principali players italiani". Il titolo ha perduto il 61% del suo valore contro il 50% di Intesa, il 55% di Uci, il 51% di Milano. "Anche dall'inizio del 2010 l'andamento di Mps (meno 6,7%) è analogo a quello medio del settore (meno 5,1%)", ha puntualizzato Mussari. Secondo il quale "l'intensa attività di marketing ha contribuito all'incremento della partecipazione degli investitori istituzionali al capitale azionario della banca la cui quota è passata dal 43% circa del flottante di gennaio 2009 al46% di fine anno.In particolare – ha sottolineato Mussari – è aumentato l'interesse del titolo da parte sia degli investitori americani la cui partecipazione è salita dal 33% contro il 23% dell'inizio del 2009, che di investitori di Benelux e Francia che si sono distinti tra i più attivi del titolo".
Francesco Gaetano Caltagirone ha sottolineato che e banche "con questi tassi sicuramente soffrono. Prima o poi risaliranno. In ogni caso non vedo subito una risalita”. Lo ha detto a margine dell’assemblea del soci di Banca Mps, parlando della situazione economica complessiva e dei riflessi sulle banche. Riguardo alla crisi economica ha sottolineato che “nel campo industriale ci sono i primi segnali di ripresa, ma non siamo ancora fuori dalla crisi”. E parlando della banca i cui è azionista ha affermato: “E’ stato fatto un lavoro molto serio. Ritengo che la banca sia molto solida. I momenti non sono facili per nessuno. Se non arriveranno altre docce fredde internazionali dovremmo andare avanti". Caltagirone condivide le considerazioni fatte nella relazione di apertura dell’assemblea dal presidente Giuseppe Mussari sul ritorno al dividendo nel 2010.
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