Prosegue la rassegna che fino a novembre, riunisce sette comuni del Monte Amiata in un calendario appuntamenti dedicati ai prodotti tipici: castagne, funghi, olio e vino
AMIATA. Nuovo fine settimana davvero speciale quello che propone #AmiatAutunno, la rassegna di appuntamenti dedicata ai prodotti tipici del Monte Amiata, che dalla fino agli inizi di novembre ogni fine settimana porta alla scoperta di paesi ancora a misura d’uomo e delle tradizioni enogastronomiche che li rendono unici.
Un itinerario che riunisce ben sette comuni: per un’intera stagione Abbadia San Salvatore, Arcidosso, Castel del Piano, Castiglion d’Orcia, Piancastagnaio, Santa Fiora e Seggiano offrono al visitatore eventi dedicati al Monte Amiata e ai suoi straordinari prodotti.
Weekend lungo a Piancastagnaio che il 27, 28, 29, 31 ottobre e il 1 novembre si veste a festa per la 51esima edizione del “Crastatone”, il tradizionale appuntamento che celebra la fine del raccolto della castagna e l’inizio della stagione invernale rendendo omaggio al frutto principe dell’economia e della cultura enogastronomica di questa montagna toscana. Il termine “crastatone” deriva dal verbo dialettale “crastare”, l’atto di tagliare la castagna prima di metterla sul fuoco.
Mentre tutto il centro storico profuma di crastate (ovvero caldarroste) i chiassi delle contrade di Borgo, Castello, Coro e Voltaia svelano un suggestivo percorso tutto fatto di storia e gusto. Cantine e locande offriranno in degustazione menù deliziosi prendendo per la gola grandi e piccini con specialità a base di castagne di varia tipologia: monne, brodolose, vecchiarelle e suggioli.
Ogni giorno mercatini e cantastorie rievocano la tradizione mentre la Rocca Aldobrandesca ospita la mostra di fotografia di Gabriele Forti “Dal Crastatone al Palio”. Sempre alla Rocca, sarà visitabile la personale di pittura di Riccardo Carrai dal titolo “Sulla realtà”.
L’ingresso alle mostre è libero.
Durante i giorni del Crastatone inoltre, saranno organizzate visite guidate alla scoperta del centro.
E il 29 ottobre “Festa del Marrone” anche a Campiglia d’Orcia che quest’anno giugne alla 40 edizione. Qui tutta la cittadina si mobilita e i tre rioni del paese (Agitati, Dentro e Borgassero) cambiano faccia al borgo addobbando le strade più caratteristiche dei propri quartieri, secondo un tema che può essere di carattere storico-culturale o legato alle tradizioni locali. Vicoli e piazzette del paese accolgono così particolari scenografie che sono teatro per personaggi in costume che si muovono narrando di antiche leggende o cantando stornelli popolari. Viene anche attribuito a uno dei tre rioni un premio per il miglior addobbo che viene decretato da una giuria e dallo stesso pubblico che visitando il paese è chiamato ad esprimere un giudizio di gradimento. Ovviamente protagonista il gusto: non mancheranno i piatti della tradizione e soprattutto i marroni.
Il 3 e il 4 novembre, #AmiatAutunno si sposta a Santa Fiora con la “Sagra del Marrone Santafiorese” dedicata ancora una volta alla pregiatissima castagna del Monte Amiata. Due giorni di degustazioni di prodotti tipici a base di castagne, visite guidate nei boschi di Santa Fiora e nei seccatoi, i luoghi tradizionali della lavorazione dei marroni.
Agli oli di Olivastra Seggianese è dedicata la “Festa Olearie” in programma il 2 e 3 dicembre a Seggiano, che offrirà appuntamenti culturali a tema, la migliore tradizione dell’artigianato locale, gastronomia di eccellenza, visite guidate al Museo dell’Olio Diffuso e degustazioni con il metodo Panel Test di olio nuovo ottenuto dalla spremitura della cultivar autoctona. Fiore all’occhiello del percorso museale l’Olivo nel Cisternone, primo progetto scientifico-sperimentale a livello mondiale di una pianta di specie autoctona Olivastra Seggianese alimentata aeroponicamente (radici sospese in vapori acquei e sostanze fitonutritive) collocata all’interno di un’antica cisterna dal novembre 2014.
Per informazioni: www.amiatautunno.it
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