SIENA. “In un anno sicuramente critico per l’economia come il 2009, l’Amministrazione Provinciale di Siena ha ben retto registrando un bilancio consuntivo che testimonia, comunque, la realizzazione di quanto era in programma”. Così ha esordito l’assessore Fabio Dionori in occasione della seduta del Consiglio provinciale di questa mattina [27 aprile] nel corso della quale si è approvato, appunto, il rendiconto finanziario dello scorso anno. Una Provincia virtuosa, dunque, che anche a fronte di un minor gettito di entrate (è stato ricordato, al proposito, il blocco delle aliquote che alle Province proviene dalla immatricolazione delle automobili) e rispettando il cosiddetto patto di stabilità, ha saputo razionalizzare le spese ed eliminare i residui per oltre 20milioni. Allo stesso tempo tutti i contributi provenienti da fonti esterne, quali quelli della Fondazione Mps, sono stati esclusivamente utilizzati per i relativi progetti cui erano destinati. Peraltro – ha tenuto a sottolineare Dionori – nonostante questa difficile situazione, la Provincia di Siena è riuscita anche a rispettare certi piccoli ma significativi impegni come quello di liquidare i propri fornitori entro 45 giorni dalla fatturazione dei servizi e dei beni forniti.
Donatella Santinelli (capogruppo Pdl) ha evidenziato nel suo intervento alcune apprezzabili iniziative dell’Amministrazione provinciale sul versante del welfare e dello sviluppo economico, ma ha lamentato un eccessivo aumento delle spese correnti e patrimoniali. Insomma delle incongruenze che a suo giudizio denotano l’inadeguatezza politica dell’attuale maggioranza.
Secondo Gabor Rossi (Lega Nord) il bilancio consuntivo dimostra come si ignorino le reali esigenze del territorio senese e come si faccia affidamento soltanto sulle risorse della Fondazione Mps. Accuse, quelle dell’opposizione, decisamente respinte dal capogruppo Pd Marco Nasorri, il quale ha invece ribadito la validità di un bilancio, sano nei numeri e nelle scelte politiche, che lascia intendere, anche al di là delle strette competenze istituzionali della Provincia, la capacità di saper investire in un’ottica di sviluppo. Aspetto, quest’ultimo, ulteriormente richiamato da Antonio Giudilli (Idv) che ha sottolineato come il rendiconto 2009 fornisca importanti elementi di prospettiva. Ma dai banchi dell’opposizione si è insistito, per bocca di Massimo Mori (Pdl), sul fatto che in futuro si dovrà pensare proprio ad una diversa qualità degli investimenti che attualmente non rispondono affatto ai problemi del territorio. Per Angiolo Del Dottore (Udc) l’approvazione del conto consuntivo ha riproposto utilmente il tema del ruolo delle Province, poiché proprio da un esame del bilancio si evince quanto superato e inadeguato sia il ruolo delle stesse. Critico anche il giudizio di Antonio Falcone (Rifondazione-Comunisti italiani) che nell’evidenziare il proprio ruolo di opposizione si è detto in disaccordo sulle scelte politiche che sottostanno alle cifre di bilancio anche per ciò che attiene, in termini di qualità e quantità, la sfera del sociale.
Positivo – secondo il presidente Simone Bezzini – è rilevare la significativa coerenza che, nonostante le oggettive difficoltà, emerge tra numeri e programmi, poiché un bilancio sta anche a dimostrare che le cose progettate sono state concretamente realizzate.
Il conto consuntivo 2009 è stato dunque approvato con il voto favorevole di Pd, Idv, La Sinistra e con il voto contrario di Pdl, Udc, Lega Nord, Rifondazione-Comunisti italiani.
Donatella Santinelli (capogruppo Pdl) ha evidenziato nel suo intervento alcune apprezzabili iniziative dell’Amministrazione provinciale sul versante del welfare e dello sviluppo economico, ma ha lamentato un eccessivo aumento delle spese correnti e patrimoniali. Insomma delle incongruenze che a suo giudizio denotano l’inadeguatezza politica dell’attuale maggioranza.
Secondo Gabor Rossi (Lega Nord) il bilancio consuntivo dimostra come si ignorino le reali esigenze del territorio senese e come si faccia affidamento soltanto sulle risorse della Fondazione Mps. Accuse, quelle dell’opposizione, decisamente respinte dal capogruppo Pd Marco Nasorri, il quale ha invece ribadito la validità di un bilancio, sano nei numeri e nelle scelte politiche, che lascia intendere, anche al di là delle strette competenze istituzionali della Provincia, la capacità di saper investire in un’ottica di sviluppo. Aspetto, quest’ultimo, ulteriormente richiamato da Antonio Giudilli (Idv) che ha sottolineato come il rendiconto 2009 fornisca importanti elementi di prospettiva. Ma dai banchi dell’opposizione si è insistito, per bocca di Massimo Mori (Pdl), sul fatto che in futuro si dovrà pensare proprio ad una diversa qualità degli investimenti che attualmente non rispondono affatto ai problemi del territorio. Per Angiolo Del Dottore (Udc) l’approvazione del conto consuntivo ha riproposto utilmente il tema del ruolo delle Province, poiché proprio da un esame del bilancio si evince quanto superato e inadeguato sia il ruolo delle stesse. Critico anche il giudizio di Antonio Falcone (Rifondazione-Comunisti italiani) che nell’evidenziare il proprio ruolo di opposizione si è detto in disaccordo sulle scelte politiche che sottostanno alle cifre di bilancio anche per ciò che attiene, in termini di qualità e quantità, la sfera del sociale.
Positivo – secondo il presidente Simone Bezzini – è rilevare la significativa coerenza che, nonostante le oggettive difficoltà, emerge tra numeri e programmi, poiché un bilancio sta anche a dimostrare che le cose progettate sono state concretamente realizzate.
Il conto consuntivo 2009 è stato dunque approvato con il voto favorevole di Pd, Idv, La Sinistra e con il voto contrario di Pdl, Udc, Lega Nord, Rifondazione-Comunisti italiani.