"Anziché investire e programmare, per un reale sviluppo del paese, si pensa solo a mantenere lo status quo aumentando o inventando nuove forme di prelievo"
SIENA. Il Commissario Lega Nord Siena Luca Vannocci dichiara: “Gli indicatori a Siena parlano chiaro : ostacoli alla crescita del nostro paese su tutti i fronti”.
Il primo indicatore lo apprendiamo dai giornali di oggi ; Si apprende che “ Una New Company (Ambiente Toscana Srl) con sede legale a Pontassieve – Comune dove l’Amministratore delegato Marco Mairaghi è stato Sindaco – è interessata all’assalto della Sei (il gestore unico dei rifiuti dell’ATO Toscana Sud). Il suo amministratore unico è Moreno Periccioli, ex assessore regionale, ex presidente di Scarlino Energie e attuale presidente di Intesa. L’a.d. Marco Mairaghi è salito alle cronache recenti dei giornali per l’ormai tristemente noto scandalo dei compensi della Sei Toscana.
Il secondo indicatore lo apprendiamo da quanto è emerso dallo studio della CNA “ Il 43 % delle Imprese impegna fino a 3 giorni lavorativi al mese per portare a termine tutti gli adempimenti richiesti dalla Pubblica Amministrazione e nel 32,2 % dei casi vengono impiegate fino a 5 giornate al mese “.Dallo stesso studio della CNA sappiamo che la realtà produttiva, nel nostro paese, è rappresentata da un 80% da imprese con meno di 10 addetti .
Il Commissario Cittadino della Lega Siena Luca Vannocci constata che l’apparato burocratico, dove si sono inserite perfettamente le aziende partecipate totalmente in affari con il mondo politico di sinistra, spesso è totalmente incapace nel vestire i panni di chi, come le imprese medio piccole, è la vera spina dorsale del paese Italia.
Anziché investire e programmare, per un reale sviluppo del paese, si pensa solo a mantenere lo status quo aumentando o inventando nuove forme di prelievo (si ricorda la tassa del consorzio di Bonifica) . Le risorse cosi drenate sono utilizzate spesso non per lo sviluppo del Paese ma solo per mantenere in vita questo fagocitante apparto burocratico capace di aumentare gli stipendi dirigenziali ma allo stesso tempo strozzare le vere risorse del paese.