Le taverne dei terzieri sono state prese d’assalto nel momento della cena grazie a piatti gustosi e che hanno esaltato i prodotti tipici del territorio
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CHIUSI. La XXXV° edizione della Festa dell’Uva e del Vino di Chiusi è stata un grande successo e ha permesso di vivere, nel centro storico, tre giorni all’insegna dell’allegria, del coinvolgimento e della voglia di stare insieme. Gli organizzatori (Terzieri della Città di Chiusi con il patrocinio del Comune in collaborazione con Proloco, Gruppo Guide Turistiche e la partecipazione dell’Auser di Chiusi Città, il Gruppo di Volontari guidati da Franco Rosati e l’Associazione Nobilis Populus Maccius) hanno visto il proprio lavoro ripagato da strade e piazze gremite fino a tarda notte da persone di ogni fascia d’età a conferma della voglia di condividere un bel momento di tradizione della città. Tutto è andato nel modo più corretto: le taverne dei terzieri sono state prese d’assalto nel momento della cena grazie a piatti gustosi e che hanno esaltato i prodotti tipici del territorio; l’Enoteca in Piazza Duomo è stata un punto di riferimento per gli amanti del buon vino; la Sfilata di Bacco con carri allegorici e aperta dai tamburini e sbandieratori dei Terzieri e dalla Filarmonica Città di Chiusi, è stata seguita ed ha divertito centinaia di persone che hanno sfidato anche la pioggia pur di essere presenti all’evento. Il momento più divertente è stato quello dei giochi dei terzieri e dell’incoronamento (con tanto di cappello da chef) del terziere migliore ai fornelli ovvero Santa Maria che ha conteso la vittoria al fotofinish con Sant’Angelo menzionato per il coraggio del piatto e l’accoglienza e strappato il titolo ai campioni di San Silvestro. Molto importanti sono stati anche i momenti dedicati alla cultura come le visite guidate di Vinovagando e l’accoglienza alla delegazione francese di Andrézieux Bouthéon guidata dal sindaco Jean-Claude Schalk e ai rappresentanti dell’Associazione San Nicola, sezione Ragazzi in Gamba, di Lamezia Terme.
“Una Festa del Vino e dell’Uva veramente unica – dichiarano il sindaco di Chiusi Juri Bettollini e il vicesindaco Chiara Lanari – complimenti a tutte le persone che hanno contribuito all’organizzazione e in particolare ai Terzieri della Città di Chiusi perché hanno dimostrato di saper lavorare con un entusiasmo enorme che ha saputo coinvolgere veramente tutti. Quando nelle strade trovi sia il “nonno” che, coinvolto nei festeggiamenti, ricorda con emozione le feste passate sia il bambino che con altrettanto trasporto vive per la prima volta la propria comunità significa che è stato fatto qualche cosa di unico. La 35° edizione della Festa dell’Uva e del Vino resterà nella memoria della nostra città per molto tempo e sarà il nostro modello e punto di riferimento per ripartire e avere il coraggio di superarci già dal prossimo anno.”
“Una 35° edizione eccezionale – sottolineano il podestà dei Terzieri Matteo Fuccelli e il vice podestà Simone Agostinelli – che ha ripagato degli sforzi compiuti negli ultimi anni per riavvicinare la festa alla città. L’edizione di quest’anno ha portato coinvolgimento e voglia di vivere i festeggiamenti e questo è stato possibile grazie al lavoro impagabile del popolo dei Terzieri e delle tante persone e associazioni che hanno collaborato nell’organizzazione e che non smetteremo mai di ringraziare. La Festa dell’Uva e del Vino è veramente la festa di tutta la città e il coinvolgimento delle contrade dei Ruzzi ne è la conferma. La soddisfazione è stata anche quella di vedere protagonisti della festa i produttori di vino di Chiusi con uno spazio riservato nelle cantine e una carta dei vini dedicata nelle Taverne dei Terzieri. Insomma una grande Festa dell’Uva e del Vino che adesso che è terminata già ci manca, ma non vediamo l’ora di riorganizzarci in vista della 36° edizione.
La Festa dell’Uva e del Vino di quest’anno è stata, quindi, un susseguirsi di eventi anche grazie alla sinergia con le Giornate Europee del Patrimonio che hanno portato a scoprire, nel Museo Nazionale Etrusco grazie al lavoro della direttrice Maria Angela Turchetti e dello staff del museo, le radici delle città con eventi unici e suggestivi come una visita guidata con percorso tattile e olfattivo nel “Banchetto degli Etruschi oppure con “Kottabos Kataktonos” spettacolo ludico-ricreativo con la danzatrice della Tomba della Scimmia curata da Letizia Duchini.