IL gruppo ha espresso parere contrario alla delibera perchè non crede necessario costruire una struttura per la cremazione in ogni Comune
CHIUSI. Il consiglio comunale di mercoledì 20 settembre prevedeva come decimo punto all’ordine del giorno la proposta di “dare atto della volon tà dell’Amministrazione Comunale di precede alla realizzazione di un tempio crematorio nel Cimitero Comunale di Chiusi Città, tramite la procedura di finanza di progetto prevista dall’art.183, comma 15 del D.lgs.50/2016 e s.m.i., ponendo a base di gara per l’individuazione del soggetto realizzatore dell’intervento, lo studio di fattibilità trasmesso in data 15/02/2017 Prot.2222, e successivamente in data5/09/2017 Prot.13415 dal soggetto proponente Civil Engineering Services S.r.l. & Ciroldi S.p.A.;”. Abbiamo messo tra virgolette quello che era l’esatto testo della parte fondamentale della delibera in votazione, sulla base di quel testo e dopo aver esaminato tutta la documentazione allegata (una mole notevole di documenti), il gruppo “Possiamo Sinistra per Chiusi”, ha espresso il proprio voto contrario sulla delibera stessa.
La nostra scelta non è legata certo alla contrarietà riguardo alla cremazione, riteniamo anzi che nel prossimo futuro debba divenire una pratica largamente diffusa, ciononostante non crediamo che questo debba portare alla costruzione di una struttura per la cremazione in ogni comune. Per questo non crediamo, innanzitutto, che possa corrispondere ad un dato reale il bacino di utenza ipotizzato nel progetto. Il nostro comune è vicino a molti centri di una certa dimensione si pensi a Perugia, Arezzo o Siena, nell’ora di macchina inserita nel testo della proposta si giunge praticamente a Roma o Firenze, non si capisce perché queste città e i loro territori limitrofi, essendo già dotati di centri di cremazione dovrebbero utilizzare la struttura di Chiusi, crediamo quindi che le cifre di utilizzo ipotizzate nel progetto non possano trovare riscontro nella realtà. Non crediamo nelle megaprogettazioni basate su ipotesi poco credibili, e a questo proposito si pensi alle lezioni del passato più lontano come il progetto del nuovo stadio di calcio da 3000 posti, o al passato recente per la megastazione in linea dell’alta velocità da 70 milioni di euro e un bacino di utenza di quai 2 milioni di persone. Crediamo che la ripresa del nostro comune e il suo futuro non possano essere affidati ad avventure senza nessuna concretezza.
Al di là di queste considerazioni crediamo sia comunque sbagliata anche la scelta del luogo, ossia il terreno adiacente al cimitero, un luogo soggetto a vincolo paesaggistico e servito da una viabilità altamente insufficiente a sopportare il traffico che deriverebbe dall’attività della struttura, abbiamo inoltre notevoli riserve riguardo all’impatto ambientale e sulla salute che l’attività posta in essere potrebbe rappresentare. Per tutti questi motivi seguiremo con attenzione, nelle sedi istituzionali, l’evoluzione della vicenda.