Un episodio di insensibilità alle porte di Siena
SIENA. Cara Redazione, ad oggi l’ignoranza sulla disabilità, mi rendo conto, non ha confini. Che sia Sud, Nord, Centro, Occidente e Oriente, questa è sempre carente di sensibilità.
Per farla breve, ieri in loc. Arbia, del Comune di Asciano (si), nella via Marche, dove lo scrivente vive da circa 3 anni, come sovente fare per questioni di salute e anche a causa del troppo calore che si crea in auto, invece di lasciare la mia auto nel posto assegnato come disabile, lascia l’auto sul lato opposto della strada in quanto degli alberi presenti creano delle zone di ombra.
Tutto ciò solo perchè ,assumendo farmaci salvavita, gli stessi portano la pressione arteriosa stabilmente a livelli bassi, 100/60, e altrettanto il battito cardiaco sui 50 battiti al minuto, che di per se, sono condizioni di criticità, ma necessarie per far si di non avere ulteriori infarti e problemi al cuore.
Purtroppo tutto ciò è dettato dalla patologia di cui lo scrivente è affetto, una malattia autoimmune cosi rara e incurabile, da essere solo uno dei 7 casi al mondo,riconosciuto, con una disabilità riconosciuta al 100% con nessuna possibilità di poter più effettuare un lavoro e di essere titolare della legge 104 art 3/3.
A detta di ciò, lo scrivente lascia l’auto in una zona all’ombra, non riservata a nessuno, in quanto più volte è capitato di mettersi in auto lasciata al sole e di essere stato colto da malore per il forte calore in essa, perdendo in alcuni casi i sensi.
Per tutto il periodo estivo, nessuno mi ha mai fatto presente che ciò causasse disagio, anche perchè l’auto, come altri fanno, viene lasciata senza che precluda il passaggio a nessuno e non ingombri la carreggiata.
Purtroppo, ieri, 7 settembre, verso le 15,00, per necessità, uscivo per mettermi in auto, che preventivamente, sapendo l’orario, avevo lasciato all’ombra onde appunto evitare malori.
Con rammarico che le scrivo ciò, ma vorrei, visto l’anonimato dell’artefice di cui leggerà in allegato, che l’utente in questione sia più sensibile ai problemi di chi , come lui definisce in modo ironico, abbia un handicap, e non cosi restrittivo nei loro confronti.
Purtroppo chi ha una disabilità come lo scrivente, che oltremodo ha difficoltà anche a deambulare, non sempre ha la possibilità di avere il posto riservato anche all’ombra onde evitare complicazioni.
Lo stesso è ovvio , mi fa presupporre che porta rancore verso lo scrivente, visto che fin’ora a ricevere tale comunicazione anonima, sia stato solo io, vista la presenza molte altre volte, di altre autovetture parcheggiate nel medesimo posto.
Da parte mia non avrei nessuna difficoltà, se non avessi questi grandi e gravi problemi di salute, di parcheggiare l’auto altrove e mi dispiace se l’utente in questione , per sua ignoranza, ne abbia fatto una questione di stato tanto da dover ricorrere ad un biglietto lasciato anonimamente sul parabrezza della mia autovettura.
Spero che ciò venga pubblicato per sensibilizzare chi questi problemi gravi non li vive giornalmente.
Distinti saluti.
Maurizio Coluccio