ROMA. Mario Amato, sostituto procuratore della Repubblica di Roma, assassinato trenta anni fa dai terroristi di estrema destra dei Nar, e’ stato commemorato in apertura della seduta plenaria odierna del Consiglio Superiore della Magistratura. Il consigliere Mario Fresa ha ricordato che Amato era stato incaricato di riprendere le indagini sul gruppo neofascista dei Nar avviate da Vittorio Occorsio, a sua volta rimasto vittima dei terroristi. Invano chiese di essere affiancato da altri magistrati inquirenti e di essere tutelato.
“Mario Amato fu ucciso -ha detto il consigliere Fresa- perche’ rimase solo nell’adempimento del dovere. Le Istituzioni lo ignorarono; lo ignoro’ anche il Csm di allora. Fu lasciato solo e per questo fu colpito. Oggi il Csm non lascia soli i magistrati, ma i magistrati, la giustizia, lo stesso Consiglio Superiore sono spesso isolati nell’adempimento del loro dovere. Per taluni essi rappresentano un intralcio”.