SIENA. (a. p.) Una colonna di fumo in uno dei luoghi più romantici del senese, la porta d’ingresso a quella meraviglia naturale delle Crete. L’erba secca di un campo poco curato, sulle rotondità che scivolano verso un lago, e risalendo a un boschetto, con il vento imbizzarrito che trasporta le fiamme a proprio piacimento.
Niente è casuale: il gesto demente di qualche sconsiderato imbecille a cui forse poco importa il danno, l’ansia, la terra nera che si lasciano dietro le fiamme o gli animali che non ce la fanno a scappare. Per questa volta, per il pronto intervento dei Vigili del fuoco, le fiamme hanno rubato pochi ettari di sterpaglie, ma resta il gesto vigliacco di una ferita inferta a un pezzo di paradiso in terra, che chi compie questi gesti per aridità non può arrivare a capire.
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