Le accuse: mancanza di personale e comportamenti antisindacali del direttore
SIENA. Dalla segreteria pronvinciale del Sapper riceviamo e pubblichiamo il testo della lettera inviata al direttore della casa circondariale e al provveditore regionale.
“Questa O.S., raccolte le numerose lamentele del personale di polizia penitenziaria, deve necessariamente evidenziare l’ulteriore aggravamento delle criticità dell’Istituto Senese, in riferimento alla mancanza di personale di Polizia Penitenziaria e ancor più grave sulla condotta antisindacale dell’attuale Direttore in Missione. Al riguardo si fa riferimento all’ultima nota PRAP n° 36472 del 01.08.2017, dove si reiterava ulteriore richiesta al Direttore di Arezzo per l’invio in missione di n° 3 unità del ruolo Agenti-Assistenti per i seguenti motivi:
- ridotto carico di lavoro dell’Istituto Aretino;
- evidente sproporzione delle risorse umane a disposizione per i due Istituti in riferimento al numero di personale ed al numero di detenuti;
- programmazione dei servizi della C.C. di Arezzo su tre quadranti (anziché 4 attuali) con copertura finanziaria dello straordinario questa O.S. fa presente, inoltre, agli organi in indirizzo che allo stato attuale non solo sono state disattese le disposizioni ivi contenute, in quanto il personale di Arezzo è stato inviato alla consorella di Siena solo in quattro sporadiche occasioni (8 turni totali) a differenza dei 111 turni previsti ad oggi.
Il Dirigente inviato in missione, al fine di risolvere la problematica che da tempo all’attenzione dei superiori uffici, con disposizioni impartite verbalmente all’addetto all’ufficio servizi ha disposto la soppressione delle postazioni di Vigilanza Armata e di Vigilanza mobile, quest’ultima sostituita solo per l’apertura dei passeggi dall’addetto all’Ufficio Matricola. Fatto ancora più grave che tale disposizione è avvenuta senza nessun confronto con le OO.SS. locali e senza neppure formalizzare per iscritto il delicato ordine impartito che comporta un ulteriore aggravarsi di responsabilità e carichi di lavoro per le poche unità rimaste in servizio.
Questa O.S. non riesce proprio a capire il comportamento del Direttore di Arezzo in riferimento al rapporto con le OO.SS., considerando che per inviare le 3 unità in missione alla C.C. di Siena lo stesso ha effettuato varie riunioni sindacali con i rappresentanti locali pur di disattendere gli ordini impartiti dal Superiore Provveditorato, mentre per la C.C. di Siena sic simplicitae ha disposto la soppressione di posti di servizio, con conseguente aggravio di responsabilità e carichi di lavoro per il restante personale in servizio, senza nessuna comunicazione alle OO.SS. locali.
Dopo quanto sopra questa O.S. chiede un intervento urgente del Superiore PRAP al fine di ripristinare la serenità lavorativa del personale della C.C. di Siena e la puntuale applicazione delle direttive più volte reiterate sull’argomento, proclamando lo stato di agitazione di tutto il personale ed informando gli organi di stampa locali e nazionali.