Il play ha scelto di rimanere alla Mens Sana
SIENA. Ha detto no ad altre offerte (“anche buone”, rivela) perché Lorenzo Saccaggi voleva rimanere alla Mens Sana. Obiettivo raggiunto, perché nei giorni scorsi il playmaker toscano, classe 1992, ha rinnovato il suo contratto. Per Saccaggi inizia ora la seconda avventura in maglia biancoverde, e le aspettative per la nuova stagione sono alte: “Lotteremo per riportare Siena al piano superiore, dove per storia e passione dei tifosi merita di stare” afferma sicuro.
Per te il basket è quotidianità: hai staccato un po’ la spina dopo la fine della stagione?
«Mi sono riposato per due settimane in vacanza negli Stati Uniti. Poi per il resto non mi fermo mai, non riesco proprio a staccarmi dal basket. L’obiettivo è sempre quello di presentarsi già in forma al raduno e ho lavorato molto anche con mio fratello maggiore in ottica preparazione»
Sappiamo che siete molto legati: nelle sfide uno contro uno, chi batte chi?
«Negli uno contro uno ha sempre vinto lui. Andrea è sempre stato quello con più talento e con più punti nelle mani. Io se sono arrivato dove sono arrivato lo devo più alla mia voglia che al talento»
Che rapporto avete?
«Buonissimo e molto stretto nonostante la lontananza per il fatto di giocare in città diverse. Per me è la persona più importante e un modello da seguire visto che ha anche iniziato a giocare prima di me»
Quest’anno tuo fratello si è trasferito a Latina e in campionato vi incrocerete due volte…
«Finalmente torniamo a giocare contro. Cercherò di non fargli troppo male (ride, ndr)»
Felice di essere rimasto a Siena?
«Assolutamente sì. La mia prima scelta è sempre stata la Mens Sana. Finita la stagione si sono presentate altre opportunità, anche buone, ma non le ho tenute troppo in considerazione»
Quindi un rinnovo fortemente voluto?
«La mia idea è sempre stata quella di rimanere a Siena. Quando ho notato che c’era interesse reciproco con la società per proseguire sulla stessa strada non ho esitato a firmare. È una cosa che mi ha anche riempito di orgoglio perché quando vieni riconfermato significa che il tuo lavoro è stato apprezzato»
Cappelletti e Vildera, che ritroverai al raduno, hanno parlato del gruppo come arma in più della Mens Sana nella passata stagione: confermi?
«Il gruppo che si è creato è stato fondamentale nei momenti di difficoltà. L’annata scorsa è stata sfortunata e questa coesione ha evitato che le criticità fossero ancora maggiori»
Nel tuo primo anno a Siena hai avuto qualche problema fisico che ha rallentato il tuo percorso: tutto risolto?
«Sì, ho avuto il tempo di lavorare con lo staff della Mens Sana anche a fine stagione e gli acciacchi che ho avuto ora sono alle spalle. Sto bene e sono pronto per iniziare»
Il presidente Bagatta ha parlato di te e Cappelletti come dell’asse in cabina di regia su cui costruire il futuro.
«Ho letto le sue parole e mi hanno fatto molto piacere. Ci siamo anche sentiti ed è stata una chiacchierata molto positiva e molto motivante. Ora spero di poter aumentare la stima che la società e i tifosi hanno di me attraverso il campo»
Cosa ti aspetti dal tuo secondo anno con la maglia biancoverde?
«L’anno scorso abbiamo mancato i playoff. Sono sempre stati lì a un passo, ma non siamo riusciti a centrarli. L’obiettivo per il prossimo anno è quello di farli. Il campionato è difficile, ma una volta guadagnata la post season, tutto può succedere. Poi mi aspetto anche di crescere a livello individuale, e so che con l’aiuto della società e del coach ci riuscirò»
Il tuo messaggio ai tifosi biancoverdi?
«Intanto vorrei ringraziarli per l’affetto dimostrato l’anno scorso e per me sono diventati come una famiglia. Quello di Siena è un pubblico che sa starti vicino, sa riconoscere quando un giocatore e la squadra danno tutto ed è giustamente esigente per la storia che ha alle spalle la Mens Sana. Posso assicurare, anche a nome dei miei compagni, che lotteremo e onoreremo questa maglia. Faremo di tutto per riportare il nome di Siena in alto».