di Annalisa Coppolaro
SIENA. Immagini di un corpo di donna intrappolato in elastici tessuti lycra, gioco di chiaroscuro, ombre, luci, pieghe, angosce su grandi foto in bianco e nero esposte nelle stanze misteriose del Santa Maria della Scala. La mostra fotografica di Carlo Chechi si è inaugurata ieri sera nell’ambito di Voci di Fonte 2010, e fa già parlare di sè per il titolo interessante , ‘’Espressioni dell’inconscio’’, ma soprattutto per quanto riesce a dire nelle grandi foto che hanno un effetto magnetico sui visitatori.
‘’Alcuni vi trovano espressioni di angoscia, altri un senso di libertà’’, ci dice l’artista ventiseienne di Sovicille nell’illustrarci in anteprima i suoi lavori. Colpisce il gioco di forme nude che si percepiscono solo attraverso il tessuto stretch bianco che assume toni argentei con i giochi di luce delle immagini. E poi colpisce la forma in movimento, come prigioniera di situazioni, emozioni, voglia di fuga forse, espressa in modo del tutto singolare in queste opere di Chechi, che da anni ha scelto l’arte fotografica come espressione del ‘’suo’’ inconscio.
Un ricchissimo curriculum alle spalle, la preparazione presso la John Kaverdash School di Milano, le foto per la Nazione e per la Montepaschi, le varie mostre personali tra cui una dal titolo simbolico, Leggerezza, presso la Galleria Rosso Cinabro di Roma. Infatti la leggerezza è, certamente, quello che colpisce nell’artista, e nella mostra in corso a Siena – pur nelle sue angosce, il corpo di donna ritratto ha anche una particolare leggerezza raccontata nell’aternanza di pieni e vuoti, di pieghe di tessuto, di movimenti flessuosi e sempre in mutamento.
La mostra delle fotografie di Carlo Chechi, stampate su carta fotografica Canson da Antonio Manta, rimane aperta fino al 23 giugno, a ingresso libero, dalle 19 in poi, presso il Santa Maria della Scala, nell’ambito, appunto, del Festival Voci di Fonte, che vede la presenza di artisti e workshop internazioni di arte, musica e teatro, in corso a Siena in questi giorni. Assolutamente da vedere. www.carlochechi.com , www.vocidifonte.org.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
SIENA. Immagini di un corpo di donna intrappolato in elastici tessuti lycra, gioco di chiaroscuro, ombre, luci, pieghe, angosce su grandi foto in bianco e nero esposte nelle stanze misteriose del Santa Maria della Scala. La mostra fotografica di Carlo Chechi si è inaugurata ieri sera nell’ambito di Voci di Fonte 2010, e fa già parlare di sè per il titolo interessante , ‘’Espressioni dell’inconscio’’, ma soprattutto per quanto riesce a dire nelle grandi foto che hanno un effetto magnetico sui visitatori.
‘’Alcuni vi trovano espressioni di angoscia, altri un senso di libertà’’, ci dice l’artista ventiseienne di Sovicille nell’illustrarci in anteprima i suoi lavori. Colpisce il gioco di forme nude che si percepiscono solo attraverso il tessuto stretch bianco che assume toni argentei con i giochi di luce delle immagini. E poi colpisce la forma in movimento, come prigioniera di situazioni, emozioni, voglia di fuga forse, espressa in modo del tutto singolare in queste opere di Chechi, che da anni ha scelto l’arte fotografica come espressione del ‘’suo’’ inconscio.
Un ricchissimo curriculum alle spalle, la preparazione presso la John Kaverdash School di Milano, le foto per la Nazione e per la Montepaschi, le varie mostre personali tra cui una dal titolo simbolico, Leggerezza, presso la Galleria Rosso Cinabro di Roma. Infatti la leggerezza è, certamente, quello che colpisce nell’artista, e nella mostra in corso a Siena – pur nelle sue angosce, il corpo di donna ritratto ha anche una particolare leggerezza raccontata nell’aternanza di pieni e vuoti, di pieghe di tessuto, di movimenti flessuosi e sempre in mutamento.
La mostra delle fotografie di Carlo Chechi, stampate su carta fotografica Canson da Antonio Manta, rimane aperta fino al 23 giugno, a ingresso libero, dalle 19 in poi, presso il Santa Maria della Scala, nell’ambito, appunto, del Festival Voci di Fonte, che vede la presenza di artisti e workshop internazioni di arte, musica e teatro, in corso a Siena in questi giorni. Assolutamente da vedere. www.carlochechi.com , www.vocidifonte.org.
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