di Viola Caon
SIENA. Quando un uomo della levatura intellettuale di Giuliano Brigante, illustre critico d'arte, fondatore assieme a Roberto Longhi della prestigiosa rivista “Paragone”, raccoglie i propri libri in una libreria, c'è da aspettarsi che ne esca qualcosa di bello e interessante. Ancora di meglio c'è da aspettarsi poi quando una fondazione potente e interessata ad investire nel campo umanistico come la Fondazione Monte dei Paschi rileva il patrimonio e lo ospita in una biblioteca privata all'interno del Complesso Museale di Santa Maria della Scala.
Stiamo parlando della Biblioteca Briganti, che – al secondo piano dell'edificio di Piazza del Duomo – ospita dalla fine degli anni novanta 17 mila volumi d'arte tra monografie, litografie pregiate e volumi editi prevalentemente tra il XVI e il XX secolo.
Un ulteriore salto di qualità è stato compiuto in questi giorni dalla biblioteca, già attiva e consultabile sul web e di fama internazionale, grazie all'accordo raggiunto con l'Università di Siena che ha annesso il catalogo della biblioteca Briganti nel proprio sistema di consultazione universitario.
Da oggi, quindi, su SbS, il Sistema bibliotecario Senese, sarà possibile ricercare e trovare la collocazione esatta dei volumi a disposizione della biblioteca Briganti.
“Oltre ad essere un risultato importante e lusinghiero al quale abbiamo a lungo aspirato, l'inserimento nei cataloghi SbS è una conquista importante, chiaramente, per noi in termini di visibilità.”, ha dichiarato il professor Badalamenti, direttore del sistema bibliotecario d'ateneo, per cui “il matrimonio” tra biblioteca Briganti e Università è “un contributo importante alla diffusione della cultura della storia dell'arte.”
In un giro tra gli scaffali della biblioteca, Aziela Batazzi ha illustrato una parte dei volumi custoditi e alcuni dei pezzi da collezione con orgoglio. Spiegando poi le modalità di accesso alla biblioteca, ha specificato che chiunque, nonostante sia una biblioteca privata, può avere tranquillamente accesso alla consultazione delle opere.
SIENA. Quando un uomo della levatura intellettuale di Giuliano Brigante, illustre critico d'arte, fondatore assieme a Roberto Longhi della prestigiosa rivista “Paragone”, raccoglie i propri libri in una libreria, c'è da aspettarsi che ne esca qualcosa di bello e interessante. Ancora di meglio c'è da aspettarsi poi quando una fondazione potente e interessata ad investire nel campo umanistico come la Fondazione Monte dei Paschi rileva il patrimonio e lo ospita in una biblioteca privata all'interno del Complesso Museale di Santa Maria della Scala.
Stiamo parlando della Biblioteca Briganti, che – al secondo piano dell'edificio di Piazza del Duomo – ospita dalla fine degli anni novanta 17 mila volumi d'arte tra monografie, litografie pregiate e volumi editi prevalentemente tra il XVI e il XX secolo.
Un ulteriore salto di qualità è stato compiuto in questi giorni dalla biblioteca, già attiva e consultabile sul web e di fama internazionale, grazie all'accordo raggiunto con l'Università di Siena che ha annesso il catalogo della biblioteca Briganti nel proprio sistema di consultazione universitario.
Da oggi, quindi, su SbS, il Sistema bibliotecario Senese, sarà possibile ricercare e trovare la collocazione esatta dei volumi a disposizione della biblioteca Briganti.
“Oltre ad essere un risultato importante e lusinghiero al quale abbiamo a lungo aspirato, l'inserimento nei cataloghi SbS è una conquista importante, chiaramente, per noi in termini di visibilità.”, ha dichiarato il professor Badalamenti, direttore del sistema bibliotecario d'ateneo, per cui “il matrimonio” tra biblioteca Briganti e Università è “un contributo importante alla diffusione della cultura della storia dell'arte.”
In un giro tra gli scaffali della biblioteca, Aziela Batazzi ha illustrato una parte dei volumi custoditi e alcuni dei pezzi da collezione con orgoglio. Spiegando poi le modalità di accesso alla biblioteca, ha specificato che chiunque, nonostante sia una biblioteca privata, può avere tranquillamente accesso alla consultazione delle opere.