SIENA. Alcuni forse non avranno neanche notato il fatto che la Festa Europea della Musica, manifestazione popolare gratuita nata in Francia circa trent'anni fa per celebrare il solstizio d'estate, sia già trascorsa, giacché molte delle esibizioni musicali che negli anni scorsi hanno animato le vie e le piazze di Siena quest'anno non hanno avuto luogo.
Dal canto suo l'Istituto Superiore di Studi Musicali Rinaldo Franci è rimasto fedele all'appuntamento offrendo, nel pomeriggio e nella serata del 21 giugno, due concerti nella Chiesa di Sant'Agostino. Protagonista del primo è stata l'Orchestra dei bambini Franci-Junior – nata nel 2005 dall'intuizione di alcuni docenti dell'Istituto e diretta dal M° Massimo Niccolai – che, come specificato nel sito online dell'Istituto www.istitutofranci.it , “costituisce […] un fecondo e prezioso laboratorio nel quale i ragazzi imparano a muovere i primi passi nell’apprendimento della difficile disciplina artistica del musicista d’orchestra, dove imparano ad ascoltare e ad ascoltarsi, a leggere e realizzare la complessa gestualità che sta alla base della comunicazione fra direttore d’orchestra e orchestrale”. Il programma spaziava da Vivaldi a Mozart, da Haydn a un brano scritto appositamente per i ragazzi dal docente di Composizione dell'Istituto, il M° Antonio Anichini, per concludersi con Borodin.
Il secondo concerto invece si è aperto con l'esecuzione dell'Ouverture dalle Nozze di Figaro di Mozart, eseguita dall'Orchestra Rinaldo Franci Città di Siena – l'orchestra stabile dell'Istituto, composta da alcuni docenti e dai migliori allievi della scuola e diretta dal M° Michele Manganelli – cui ha fatto seguito il Concerto per flauto e orchestra composto da Saverio Mercadante nel 1819.
“La virtuosità della parte solistica del Concerto – afferma il musicologo Giovanni Carli Ballola – induce a pensare a uno strumentista di prim'ordine quale destinatario della composizione” e tale si è dimostrata Elena Ciampelli. Diplomata in flauto sotto la guida del M° Luciano Tristaino – dopo aver iniziato i suoi studi con la Prof.ssa Isabel Stein – e vincitrice della borsa di studio Agostino Agazzari per la musica da camera nel 2008, la giovane flautista ha ottenuto di recente il secondo premio ex-aequo della borsa di studio Alfredo Nastasi per strumento solista e non è nuova alle performance concertistiche, avendo suonato spesso in formazioni cameristiche sia in Italia che all'estero, in occasioni quali il Festival Contemporaneamente Barocco di Siena o l' Internationale Festwoche Europäischer Musikhochschulen di Düsseldorf.
La serata si è conclusa con il Concerto per oboe e piccola orchestra composto da Richard Strauss che Vito Levi considera “per un verso musicista conclusivo del post-romanticismo, per l'altro uno dei pionieri del novecento musicale”. Siamo nel 1945 ossia nell'ultima fase creativa del compositore autodefinitosi decadente, nel periodo – sempre secondo Levi – “di declino straussiano; e chi ha l'orecchio fine, vi coglie una vibrazione segreta che è nostalgia del mondo di ieri, rimpianto e insieme consolazione”. Ad eseguire il concerto un valido solista, l'oboista Gaetano Schipani – diplomando in oboe sotto la guida del M° Mario Dani – concertista a livello nazionale e internazionale, già diplomato in clarinetto presso il Conservatorio Santa Cecilia di Roma, musicista pluripremiato – Diploma di Merito presso l'Accademia Musicale Chigiana – , direttore di numerosi insiemi cameristici quali l'Ensemble Palestrina, con cui ha inciso anche alcuni cd, il Donizetti Ensemble, lo Schonberg Ensemble e molti altri.
Nemmeno stavolta gli allievi dell'Istituto Franci hanno deluso il proprio pubblico, come sempre nutrito e molto vario – dai ragazzi agli adulti, dai turisti ai semplici curiosi –, generoso di applausi e complimenti ai solisti, ai direttori Niccolai e Manganelli e agli organici orchestrali. Bravi dunque tutti gli interpreti, poiché sono stati in grado di trasmettere appieno agli uditori quanto impegno, studio, abilità tecnica, energia e carica emotiva occorrano per dare vita ad una produzione musicale.
A tal proposito, cogliamo l'occasione per ringraziare sentitamente l'amministrazione comunale senese e il Gruppo Monte dei Paschi, da sempre sensibili e attenti alla promozione di iniziative artistiche e senza il cui contributo tante manifestazioni musicali organizzate nel territorio senese risulterebbero inattuabili. Motivo in più per meravigliarsi dell'anomalia della Festa della Musica 2010, occasione in cui sono venute a mancare molte delle espressioni musicali, di professionisti o amatori, proposte negli anni precedenti e che ci auguriamo possano tornare ad allietarci nelle celebrazioni del 2011.