Le riflessioni in seguito alla scomparsa e al ritrovamento di un ospite della casa, il signor Vigni
SIENA. La vicenda della scomparsa di Dario Vigni avvenuta giovedì scorso, conclusasi positivamente, lascia l’amaro in bocca per un episodio che non sarebbe dovuto accadere. Il centro è operativo dal 2011 e mai era accaduto un episodio del genere. Anche per questo, l’Asp Città di Siena sta svolgendo una serie di verifiche interne per analizzare e, se del caso, intervenire, su quali possano essere state le eventuali criticità nel sistema di gestione dedicato. In modo particolare, per comprendere come sia potuto sfuggire al controllo degli operatori, che in quel momento erano sei a fronte di quattordici utenti presenti, eludendo i sistemi sicurezza e di sorveglianza.
Le immagini acquisite confermano che il signor Vigni è uscito dalla struttura dall’ingresso principale e che, a pochi minuti di distanza, dopo aver immediatamente segnalato al 113 e ai Vigili Urbani la scomparsa, alcuni operatori in turno ed altri appositamente richiamati in servizio, si sono prontamente attivati per le ricerche, diffondendo anche immagini alla Tiemme. Nel frattempo, dalla sede aziendale principale, sono stati mobilitati alcuni operatori che si sono prodigati sin da subito nelle ricerche, alla guida di mezzi propri oltreché aziendali. È stato, altresì, disposto che il Centro rimanesse aperto per tutta la notte, a supporto delle ricerche in corso e della famiglia.
Nel tirare un sospiro di sollievo, per la felice conclusione, l’Asp ringrazia la famiglia Vigni che ha dato fiducia al centro diurno “Villa Le Rose” che da oggi ospita nuovamente il signor Dario.