A Firenze il giudice chiede la traduzione di un documento collegato al "mandate agreement"
FIRENZE. I giudici della Corte d’appello di Firenze nell’ambito del processo d’appello per la vicenda legata al derivato Alexandria di Banca Mps hanno accolto la richiesta delle difese di acquisire nuovi documenti (in particolare il ‘Deed of Amendment’ , cioè un’integrazione del contratto che conterrebbe anche il ‘Mandate Agreement’). Nel processo sono coinvolti gli ex vertici della banca Giuseppe Mussari, Antonio Vigni e Gianluca Baldassarri, che erano stati condannati a 3 anni e 6 mesi di reclusione e 5 anni di interdizione.
La decisione di acquisire la nuova documentazione è arrivata dopo un’ora di Camera di Consiglio: la presidente Maria Luisa Romagnoli ha deciso di affidare la traduzione dall’inglese del ‘Deed of Amendment’. Il 29 giugno sarà affidata ad un perito la traduzione del documento, di conseguenza il processo d’appello riprenderà ad autunno inoltrato.
I giudici, invece, si sono riservati sull’eventuale richiesta di riapertura del dibattimento.