Percorsi di luce e videomapping in 3d
di Giulia Tacchetti
Una relazione di valore si costruisce anche con la condivisione di un evento speciale. Questo intento ha animato la presentazione del progetto “L’Acropoli di Siena” (con due offerte culturali) fatta ieri al S. Maria della Scala da parte del direttore Daniele Pitteri, di Opa Metropolitana, rappresentata da Don Bechi e del Sindaco Valentini , invitando nel tardo pomeriggio tutta la cittadinanza agli Orti del Costone, per vivere insieme le emozioni della scoperta dell’Oratorio di S. Giovannino.
“Nello spazio e nel tempo” vuole presentare al visitatore il S. Maria della Scala con una veste molto attuale in cui tradizione ed innovazione si fondono. Attraverso quattro nuove installazioni di videomapping in 3d, che integrano la videoguida multilingua compresa nel prezzo del biglietto di ingresso, viene proposto un percorso illustrativo dei momenti più salienti della storia del vecchio ospedale, regalando a tutti i visitatori un’esperienza immersiva nella storia, nelle tradizioni, nella bellezza di Siena: dalla costruzione dello spedale e dai suoi abitanti, oblati, malati, medici, gettatelli, alle varie fasi costruttive di Fonte Gaia ad opera di Jacopo della Quercia. Alla fine del percorso l’ultima installazione mostra le attività di una grancia dello spedale. Il progetto è stato realizzato e finanziato da Opera-Civita sotto la direzione di Pitteri e la consulenza scientifica dell’area cultura del S. Marisa della Scala.
“La divina Bellezza. Sotto il Duomo. Percorsi di luce” inaugura un nuovo percorso per valorizzare l’Oratorio di S. Giovannino da anni chiuso al pubblico, un luogo dimenticato che con il restauro, inteso come recupero della memoria, verrà riportato alla luce. Il tragitto inizia dal Battistero e prosegue negli ambienti risultati dalle modifiche della cattedrale nel 1317. Attraverso le fondamenta del braccio sinistro del transetto si giunge all’aula seicentesca della chiesa. I visitatori seduti nel cantiere dell’Oratorio saranno coinvolti emotivamente dalla proiezione di videomapping in 3d, un vero e proprio spettacolo per la forza delle immagini del Cattivo e Buon Governo, la voce profonda delle parole di Dante, l’autorità della ricerca storica. Da aggiungere che con questa nuova offerta culturale, proposta nel periodo di maggior afflusso turistico, l’Opa del Duomo si propone di restaurare durante la stagione invernale le strutture architettoniche dell’Oratorio e le sue opere. Anche questo progetto è promosso dall’Opera della Metropolitana di Siena con l’organizzazione e la produzione di Opera-Civita.
L’ultimo intervento, quello del Sindaco, ha messo in evidenza come la città si sforzi di migliorare la qualità dell’offerta turistica, in modo che i numerosi viaggiatori siano spinti a guardare non in modo fugace, ma interagendo con ciò che vedono, perché il turista moderno “ha voglia di fare”. Desideriamo credere alla possibilità di cambiare un turismo che, etichettato dall’espressione “mordi e fuggi”, invade le vie strette della città a volte in modo poco rispettoso. Un problema che non colpisce solo Siena e di non facile soluzione, visto che oggi il turismo costituisce una delle fonti più importanti di lavoro non solo per tutta l’Italia, ma in modo particolare per la nostra città. Offrire agli altri la “bellezza” non significa dare la possibilità di deturparla con avanzi di pizza abbandonati sulle scale di una chiesa o con una bottiglia di birra. Un’ ultima osservazione: i visitatori disabili come potranno partecipare a queste offerte culturali? Doveroso, infine, riconoscere che l’organizzazione di Civita- Opera Laboratori Fiorentini è risultata di grande qualità per la giornata di ieri negli Orti del Costone, dove dalle ore 19.30 è sempre stato a disposizione un ricco buffet per accogliere i numerosi cittadini intervenuti per l’evento, che hanno atteso fino alle ore 23.00, ultimo turno per la visita dell’Oratorio, accompagnati dalla musica di Radio 5 Siena e dagli spettacoli di luce dell’Accademia Creativa Artisti di Strada di Città di Castello.
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