Adusbef accusa: "Nessuna azione di responsabilità"
ROMA. Il commissario del governo per la revisione della spesa, Yoram Gutgeld, in una conferenza stampa di presentazione del primo rapporto annuale sulla spending review, alla quale hanno preso parte il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, e del Tesoro, Pier Carlo Padoan, ha affermato di aver abbattuto, eliminati e/o ridotti alcuni capitoli di spesa, tra il 2014-2017 (periodo nel quale si sono succeduti i commissari Cottarelli e Perotti, inizialmente con lo stesso Gutgeld), per quasi 30 mld di euro, nel 2017 per 29,9 miliardi di euro annui, con una riduzione, al netto del costo del personale, pari al 18% della spesa corrente.
Adusbef, leggendo gli ultimi Def presentati al parlamento, non ha ancora notato tale consistente abbattimento delle uscite correnti, come propagandato dal commissario di Governo per circa 30 mld di euro l’anno, che dovrebbe portare ad una riduzione delle spese di 120 mld di euro nel quadriennio 2014-2017, nella TAVOLA III.1: EVOLUZIONE DEI PRINCIPALI AGGREGATI DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE, con il totale delle spese per 829.311 mld di euro, pari al 49,6 del Pil, tuttavia attende impaziente il prossimo Def, per le doverose conferme. http://www.dt.tesoro.it/modules/documenti_it/analisi_progammazione/documenti_programmatici/def_2017/Sez.1_-_Programma_di_Stabilita_2017.pdf
Ma Governo e ministro dell’Economia, tacciono né hanno mai avanzato alcuna azione di responsabilità verso ministri dalle porte girevoli (Grilli, Siniscalco), o ex direttori del Mef (Draghi, La Via,ecc. ) sul gravissimo scandalo dei derivati tossici, stipulati a cominciare da Mario Draghi nella sua qualità di direttore generale del Tesoro, che nel 2016 hanno causato ai conti pubblici italiani un aumento del debito di 8,3 miliardi, e sono costati – diversamente da tutti gli altri Paesi che ci hanno perfino guadagnato dalla stipula dei contratti, come ha spiegato il ministro Padoan rispondendo a un’interrogazione parlamentare.
Nello stesso 2016, l’Olanda con i derivati ha registrato una riduzione del debito pubblico di 6,5 miliardi, Germania e Francia invece solo minimi aumenti, pari a 852 e 979 milioni, ma estendendo il conto agli ultimi 4 anni, in Italia i derivati hanno causato un aumento del debito pubblico nel complesso di 24 miliardi (che diventano 32 dal 2011), in Germania di soli 4,5 miliardi, in Francia di appena 293 milioni e in Olanda l’impatto stato addirittura positivo per un totale di 11,7 miliardi.
Il pagamento alle banche di affari di contratti truffaldini, che hanno poi assoldato nelle loro fila ministri e direttori generali del Tesoro dalle porte girevoli, ha vanificato la riduzioni degli interessi sul debito pubblico, pari a circa 24 mld di euro, ed a fronte de4ll’indagine della Corte dei Conti per danno erariale, verso i responsabili di questi misfatti a danno della fiscalità generale, il ministro Padoan, avrebbe il dovere di intentare un’azione di responsabilità, verso gli artefici che hanno causato un disastro nei conti pubblici, che hanno portato il debito pubblico a 2.270 mld di euro, + 163,3 mld di euro in 38 mesi, +5,1,mld di euro al mese, 170 milioni al giorno; 7,08 milioni l’ora; 118.000 euro al minuto; 1.966 euro al secondo; con un gravame di 94.600 euro per ognuna delle famiglie (24 milioni), di ben 37.840 euro per ogni abitante, con una tassa strisciante, aggiuntiva ed occulta pro-capite a carico di ognuno dei 60 milioni di residenti pari a 2.720 euro, in aggiunta alle tante stangate a danno delle famiglie e dei cittadini.
Elio Lannutti (Adusbef)